|
 |
Luciano Garofano, uno dei periti della difesa
|
 |
Giorgio Portera, uno dei periti della difesa
|
 |
Luca Gasparollo, perito del pm
|
 |
Elena Pilli, perito della Corte
|
 |
Elisabetta Mei e Cristina Fattorini, periti della Corte
|
|
|
- Sarà l'udienza dei periti, quella di domattina, al processo Gradoli.
In aiuto agli imputati Paolo Esposito e Ala Ceoban verranno i due superperiti nominati dai loro avvocati: Luciano Garofano e Giorgio Portera. Occupatisi dei più efferati delitti italiani: dalla strage di Capaci al caso di Elisa Claps. Mai ascoltati dalla corte, ma tutt'altro che new-entry in questo processo.
La loro deposizione era attesa fin dai tempi dell'incidente probatorio, a dicembre 2009 quando, dopo essere stati nominati come consulenti dalle difese, i due ex militari del Ris di Parma avrebbero dovuto illustrare al gip Rita Cialoni i risultati dei loro rilievi a casa di Esposito. Quelli eseguiti sulle tracce di sangue trovate nella villetta. Per capire se la casa in cui vivevano Elena, Tatiana, Paolo e la loro figlia, potesse essere stata davvero la scena di un duplice omicidio o se, al contrario, la quantità di sangue trovato non fosse sufficiente a giustificare una mattanza.
Una questione sulla quale i periti del tribunale e del pm, Elena Pilli e Luca Gasparollo, avevano già riferito in aula, concordando sul tipo di tracce trovate. Venti di sangue, attribuibili a Tatiana. Dieci di materiale biologico non determinato. Ma non è escluso che l'intervento di Garofano e Portera possa scompigliare le carte in tavola e segnare qualche punto a favore della difesa, che si dice pronta a calare i suoi assi dalla manica.
Oltre ai periti della difesa, nell'udienza di domani saranno ascoltati di nuovo anche la Pilli e Gasparollo, sempre sul sangue a casa Cannicelle.
Domani sarà anche la volta di Elisabetta Mei, Cristina Fattorini e Antonio Andreozzi, i periti della scientifica nominati dalla corte per gli accertamenti sul pick-up che, secondo l'accusa, Esposito potrebbe aver usato per disfarsi dei cadaveri.
La prima tirerà le somme sulle tracce trovate nel furgone. La seconda parlerà delle 13 impronte digitali repertate. E il terzo, infine, spiegherà se queste potrebbero essere ricondotte alle impronte degli imputati.
|