::::: Tutto low cost  Tutto viaggi  Tutto automobili
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Gallery| TwTv| Corriere2000|



Processo di Gradoli - L'uomo additato come il compagno della moldava scomparsa smentisce
"Non ho mai avuto una relazione con Tatiana"
di Stefania Moretti
Viterbo - 9 ottobre 2010 - ore 15,45

Gioacchino Catalucci
I due imputati: Paolo Esposito in primi piano e, alle sue spalle, Ala Ceoban
Esposito e i suoi difensori
Ala Ceoban e uno dei suoi legali, Fabrizio Berna
Gli avvocati di parte civile Luigi Sini, Claudia Polacchi e la madre di Tatiana e Ala, Elena Nekifor
Il pm Renzo Petroselli
La Nekifor con l'avvocato Roberto Fava
I coniugi Esposito
- "Non ho mai avuto alcuna relazione con Tatiana Ceoban".

E' categorico Gioacchino Catalucci. L'ex sottufficiale dell'aeronautica, additato come il compagno della donna moldava scomparsa a maggio 2009, smentisce di aver avuto legami sentimentali con Tania.

L'uomo ha risposto puntualmente alle domande del pubblico ministero Renzo Petroselli. "Non ho mai manifestato un affetto particolare verso Tatiana - ha detto -. Né mi sono mai intrattenuto con lei da solo. Non le ho mai fatto avances. Così come, del resto, non mi sembra che lei avesse delle attenzioni nei miei confronti".

A far sospettare che Catalucci fosse il compagno di Tatiana, erano state le dichiarazioni di alcuni testimoni, che avevano riferito che Tania aveva un'amicizia con un sottufficiale dell'Arma. E Catalucci è un sottufficiale. Ma dell'Aeronautica.

"Io mi limitavo a portarle le uova, ogni tanto - ha raccontato -. Una volta le prestai 50 euro per comprare un cappotto a Elena, perché lei non aveva i soldi e la figlia lo desiderava tanto. Ma da qui ad avere una relazione con Tania, ce ne passa...".

Catalucci aveva conosciuto Tatiana poco dopo il suo arrivo a Gradoli. Gliela presentarono come la compagna di Esposito. Per un periodo, la donna prestò servizio in casa dello zio di Catalucci, dove faceva le pulizie.

Era sempre lei a cercare Catalucci. Più che altro per chiedergli di trovarle dei lavori che le sarebbero serviti per comprare una casa da sola. Si sentirono anche il 15 maggio, il giorno in cui Tatiana andò a Roma per il passaporto di Elena.

Catalucci sostiene di aver chiamato Tatiana nel pomeriggio. Mentre, agli avvocati di Paolo Esposito, risultano due telefonate eseguite alle 7,54 e alle 8,07 del mattino.

Un'ulteriore incongruenza, per la difesa di Esposito, è rappresentata dal racconto di come Catalucci trascorse la giornata del 31 maggio. "Ero a fare dei lavori nella vigna con mio padre", sostiene l'uomo. Ma i legali fanno notare che quella domenica, su Gradoli, si abbatté un violento nubifragio. Non era, quindi, la giornata più ideale per stare in campagna.

Catalucci disse di aver visto Tatiana circa dieci giorni prima della scomparsa. Una delle ultime persone che la incontrarono, quel 30 maggio 2009, fu la signora Mariantonietta Casaccia, presso la quale Tatiana lavorava come donna delle pulizie.

"Mi disse che doveva andare a Viterbo, quel giorno. Ma non so come ci sia andata, né se abbia preso il pullman, come in genere faceva. Stava preparando i vestiti per la recita di Erika, che si sarebbe svolta di lì a poco. Non mi comunicò di voler partire o lasciare il lavoro. Tania era esattamente come sempre".

In aula, questa mattina, anche una donna che avrebbe visto Tatiana il primo giugno, sulla strada che da Acquapendente porta a Gradoli. Secondo la signora, Tatiana era su un'auto blu di piccola cilindrata. L'ha riconosciuta dalla forma del viso e dai capelli legati. "Ma è stato un flash, l'impressione di un attimo - ha detto la donna, davanti alla corte -. Ci siamo incrociate mentre io ero in macchina con mio marito e lei era dentro quest'auto. Non ho visto chi la conduceva. Ricordo solo che mi sembrava che sul sedile anteriore ci fosse Tania".

La seduta è stata aggiornata a venerdì prossimo, per l'ascolto di nuovi testi davanti ai giudici Maurizio Pacioni, Eugenio Turco e alla giuria popolare.

Tra i testi della prossima settimana, ci sarà anche un'amica moldava di Ala. La stessa alla quale, nei giorni successivi alla scomparsa, Ala aveva detto di telefonare dalla Moldavia, spacciandosi per Tatiana.


Madre e figlia scomparse
Dossier Gradoli


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi

-