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Giallo di Gradoli - Nell'udienza di questa mattina si decide il rinvio a giudizio
Il giorno della verità per Paolo Esposito
Viterbo - 22 marzo 2010 - ore 2,40

Esposito, Valentini e Rosati all'uscita dal tribunale
Ala Ceoban
- Giallo di Gradoli, Ala e Paolo di nuovo davanti al giudice.

E' il giorno della verità per Paolo Esposito. Dopo l'udienza della scorsa settimana, questa mattina l'elettricista di Gradoli torna in tribunale, per sapere se sarà rinviato a giudizio.

Nell'udienza del 15 marzo il giudice Fanti aveva rigettato tutte le eccezioni presentate da Enrico Valentini e Mario Rosati, avvocati di Esposito. A parte quella riguardante gli interrogatori dei genitori di Paolo, che i due avvocati hanno chiesto vengano dichiarati nulli.

Rosati e Valentini avevano anche richiesto lo stesso trattamento per la testimonianza di Ala, messa agli atti nonostante fosse ascoltata soltanto come persona informata sui fatti. Oltre a chiedere la trascrizione di tutte le intercettazioni telefoniche e ambientali e dei nuovi colloqui con i testimoni che hanno detto di aver visto Tatiana nei giorni successivi alla sua scomparsa. Eccezioni che il giudice Fanti ha respinto.

Questa mattina si discuterà del rinvio a giudizio di Esposito che, intanto, ha intrapreso un nuovo sciopero della fame e della sete, contro la decisione del giudice di non fargli vedere la figlia Erika. La bambina, tra l'altro, durante la scorsa udienza, si è costituita parte civile insieme alla nonna materna Elena Nekitor.

Esposito è rinchiuso a Mammagialla dal luglio 2009, con l'accusa di aver ucciso la sua convivente Tatiana Ceoban, 36enne moldava, e la figlia 13enne di lei, Elena, scomparse il 30 maggio e mai trovate.

Sua complice, secondo l'accusa, sarebbe stata Ala, la sorella di Tatiana, con la quale Paolo ha avuto una relazione che durava ancora, all'epoca della scomparsa di madre e figlia.

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