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Niente interrogatorio davanti ai giudici per Paolo e Ala.
Le loro deposizioni, attese per questa mattina, sono saltate dopo la richiesta del pm Renzo Petroselli di posticipare l'esame dei due imputati del processo Gradoli.
La pubblica accusa vuole aspettare l'acquisizione di tutte le prove. Ossia, i risultati degli accertamenti che, nelle prossime settimane, saranno eseguiti sul famoso pick-up presumibilmente usato da Esposito e rimasto fino ad oggi al vaglio dei Ris.
Sarà la polizia scientifica a svolgere le analisi. Si tratterà di andare alla ricerca di impronte digitali, da confrontare con quelle di Ala e Paolo e, soprattutto, di tracce biologiche, che saranno analizzate dal perito del tribunale.
La scelta della corte è ricaduta su Elena Pilli, antropologa molecolare già incaricata, a suo tempo, di svolgere gli accertamenti sul sangue trovato in casa di Esposito, in sede di incidente probatorio.
La Pilli esaminerà le tracce repertate dalla scientifica, estraendo il dna e confrontandolo con quello di Elena e Tatiana.
Una decisione, quella dei giudici Turco e Pacioni, che azzera totalmente la strategia del pm.
Se fino a ieri, infatti, dovevano essere i consulenti del pubblico ministero a prelevare sangue o altre tracce dal pick-up, da oggi si ricomincerà da capo. Con un nuovo perito superpartes. Quello della corte, appunto.
E finché la perizia non sarà pronta, sul tavolo dei giudici, Ala e Paolo non parleranno.
La loro deposizione-chiave slitta, dunque, a data da destinarsi. E in ogni caso, non prima del 2011.