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Il pm Renzo Petroselli
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Gli avvocati di Esposito Enrico Valentini e Mario Rosati
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Gli avvocati di Ala, Fabrizio Berna e Pierfrancesco Bruno
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Gli avvocati di parte civile Luigi Sini e Claudia Polacchi
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Ala Ceoban, imputata
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Paolo Esposito, imputato
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Maurizio Prono, indagato
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Augusto Pesci, indagato
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Prenderanno il via il prossimo 14 dicembre gli accertamenti sul pick-up di Gradoli.
E' quanto emerge dall'incontro di ieri mattina in Procura, tra il pm Renzo Petroselli, le difese degli imputati, della parte civile e dei nuovi indagati del giallo di Gradoli.
Una mini-udienza a porte chiuse servita a conferire l'incarico ai periti che dovranno passare al setaccio il pick-up, finito, da un paio di settimane, nelle mani dei Ris.
Quattro i consulenti nominati dal pm. Il maggiore Andrea Berti e il maresciallo Marco Santacroce analizzeranno le tracce trovate, nei giorni scorsi, sul cassone del pick-up, per poi confrontarle con il dna di Elena e Tatiana.
Gli altri due, il maggiore Giampaolo Iuliano e il maresciallo Michele De Simone, eseguiranno i rilievi dattiloscopici, in cerca di eventuali impronte digitali che andranno comparate con quelle di Esposito e Ala.
I periti avranno tempo fino al 10 gennaio 2011 per prelevare con i tamponi le tracce dal pick-up e fare tutti i riscontri del caso. Dopodiché saranno chiamati a illustrare le loro conclusioni in aula.
Le difese dei due imputati si avvarranno degli stessi consulenti dell'incidente probatorio: Luciano Garofano e Giorgio Portera, entrambi provenienti dal Ris di Parma. Quanto ai legali dei nuovi indagati, l'avvocato Dionisi (per Augusto Pesci) ha incaricato la dottoressa Marchetti, mentre l'avvocato Guarnieri (per Maurizio Prono e Alberto Colangeli) si è riservato un'eventuale nomina.
Erano stati proprio i nuovi indagati Pesci, Prono e Colangeli, a parlare, per primi del pick-up, in una delle scorse udienze del processo Gradoli.
I tre, in quanto soci della cooperativa Il leone e la vite, avevano a disposizione il furgone che, secondo l'accusa, sarebbe servito a Paolo Esposito per trasportare i cadaveri di Elena e Tatiana Ceoban, scomparse nel maggio 2009 e mai ritrovate.
Prono, Pesci e Colangeli esclusero a priori la possibilità che il pick-up fosse mai stato usato da Esposito. Da qui gli avvisi di garanzia scattati, per i tre, la scorsa settimana, con l'accusa di favoreggiamento personale.
Il tutto non nell'ambito del processo a Esposito e alla Ceoban, ma di un nuovo procedimento penale aperto dal pm. Connesso, ma non integrato nella vicenda giudiziaria dei due ex amanti.
Una mossa, quella dell'accusa, che non è piaciuta agli avvocati di Esposito e Ala, che l'hanno addirittura definita illegittima dal punto di vista costituzionale. "Praticamente - spiegano le difese - è tutto nelle mani del pm. Separando i due procedimenti, saranno i periti dell'accusa a prelevare i campioni delle tracce e a fare le analisi. Noi potremo solo controllare che le cose vengano fatte per bene".
Ben diverso, secondo le difese, sarebbe stato se la corte avesse nominato un proprio perito. Un consulente assolutamente neutrale e al di sopra delle parti, che avrebbe raccolto lui stesso le prove da portare al processo.
Della questione, comunque, si riparlerà, probabilmente, alla prossima udienza del 3 dicembre, quando, per la prima volta, gli imputati saranno ascoltati in aula.