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Angela Birindelli
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- Sei mesi vissuti di corsa.
Da giugno a dicembre, quando è stata nominata, il bilancio di Angela Birindelli all'assessorato regionale all'Agricoltura è un lungo elenco d'iniziative.
Pochi mesi, tanto lavoro. A cominciare dal prezzo del latte. Accordo raggiunto.
Mentre su kiwi e cinipide della castagna, emergenze molto sentite nella Tuscia, si va avanti.
“La ricerca prosegue – dice l'assessore –, in primavera lanceremo l'antagonista del cinipide in tutte le province del Lazio. Non era stato mai fatto negli ultimi cinque anni.
Ce lo hanno chiesto tutti i produttori di castagne.
Grazie a una convenzione con l'università della Tuscia e di Torino, si parte in maniera sistematica”.
Quindi la legge sulla tracciabilità. “Provvedimento molto importante – sottolinea la Birindelli - nel passato quinquennio non era stato portato a compimento. Prevede che ogni prodotto sia caratterizzato da un marchio e relativo disciplinare”.
Una sorta di carta d'identità in cui sono specificati tutti i passaggi, dal prodotto base a quello finito.
Oggi l'etichettatura è solo a livello nazionale, ma con questo disciplinare, ad esempio, per una mozzarella si avrà la certezza che sia totalmente made in Lazio, dalle materie utilizzate al luogo di produzione.
“E ovviamente – sottolinea l'assessore regionale – tutto ogm free, di cui sono convinta sostenitrice”.
Prodotti made in Lazio e prodotti che non si spostano di molto per arrivare dal produttore al consumatore. Chilometri zero.
“In tante regioni la legge è caratterizzata da una distanza predefinita – osserva la Birindelli – oltre la quale non si può andare, ma stando al confine, chilometri zero può significare anche fuori regione.
Noi abbiamo stabilito che debbano essere tutti all'interno del Lazio.
Questa legge aprirà canali nei mercati e nella grande distribuzione, dove avremo spazi specifici”. Ma non solo.
“Abbiamo pensato anche ai circuiti della ristorazione collettiva, mense di ospedali, scuole, enti pubblici come la Regione. Utilizzare prodotti a chilometri zero rappresenterà un canale preferenziale”.
Norme e relative coperture. “Non abbiamo solo legiferato – osserva la Birindelli – ma ci sono anche fondi. Per il 2011, un milione e mezzo sulla tracciabilità e un milione sui chilometri zero. Mentre altri due milioni sono stati stanziati per i farmer market”.
Dal produttore al consumatore. Nei farmer market, che apriranno a Roma e in tutte le province, possono vendere solo i produttori.
Risolto, poi, il problema della cambiali agrarie. Rinnovate.
Ma per l'assessore Angela Birindelli il fiore all'occhiello sono quei 63 milioni di euro di fondi Psr (Piani di sviluppo rurale) che la precedente amministrazione non era riuscita a spendere e che rischiavano di tornare indietro, all'Unione Europea.
“Nessuno – ricorda l'assessore – credeva che saremmo riusciti a spenderli. Invece, snellendo le procedure e lavorando sulle istruttorie, il Lazio è stata una delle poche regioni non virtuose che ha portato a termine il compito. E non è che li abbiamo solo impegnati. I soldi stanno già arrivando”.
Il che significa un doppio beneficio. Presente e futuro. “Oltre agli effetti immediati – sottolinea Angela Birindelli – questo ci consente di chiedere altri stanziamenti per i prossimi anni. Perché chi non riesce a utilizzare risorse, non può chiedere la stessa somma e tanto meno superiore.
Ma con il presidente Renata Polverini abbiamo preso molti altri provvedimenti.
Ricordo per gli allevatori i fondi per lo smaltimento delle carcasse o l'acquisto di riproduttori maschi bovini ed equini”.
E nel 2011.
“Diverse iniziative sono in cantiere – anticipa – stiamo attivando in tutte le province lo sportello unico per l'agricoltore.
Ci saranno persone in grado di fornire risposte dall'andamento di una pratica, a qualsiasi richiesta che interessa il mondo agricolo. In ogni provincia un punto di riferimento gratuito.
Contiamo gradualmente di renderli operativi al cento per cento”.
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