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I nonni paterni di Erika, Enrico e Maria Esposito, con la piccola
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La nonna materna Elena Nekifor con il suo legale rappresentante Luigi Sini
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- Erika non passerà la Pasqua a Gradoli.
Lo confermerebbe una relazione dei servizi sociali, depositata al tribunale dei minori di Roma.
La figlia di Paolo Esposito, che ha sette anni, dovrà passare la Pasqua a Bagnaia, nella casa famiglia che la ospita dalla mattina del 21 agosto 2009, quando assistenti sociali e carabinieri la andarono a prendere a casa dei nonni paterni, Enrico e Maria Esposito.
A richiedere l'allontanamento della bimba da Gradoli fu il pm Renzo Petroselli, secondo cui la piccola aveva bisogno di vivere, almeno temporaneamente, in un ambiente neutro. Senza familiari che potessero influenzarla su quanto accaduto al padre, in carcere da luglio, e alla madre Tatiana, scomparsa insieme alla figlia Elena il 30 maggio scorso.
Erika potrà vedere i nonni prima e dopo Pasqua. Ma nei giorni di festa di domenica e lunedì, soltanto la nonna materna, Elena Nekifor, potrà andare a trovarla.
"Non capisco perché - afferma l'avvocato di Esposito Enrico Valentini -. Mi sembra che ci sia un'evidente preferenza nei confronti della signora Nekifor... senza contare che, ad oggi, non c'è ancora alcun intervento da parte del tutore di Erika. Si vede che non ha la minima intenzione di far riincontrare Erika e il padre. Se questo vi sembra il bene della bambina...".
Esposito, intanto, continua ininterrottamente dal 5 marzo lo sciopero della fame in carcere. E' il secondo, da quando è stato finito in manette, il primo luglio dell'anno scorso. Un segno di protesta contro il fatto che, dal giorno del suo arresto, non vede più la sua bambina. Quindici giorni fa aveva anche smesso di bere.
L'elettricista di Gradoli sarebbe molto debilitato. Avrebbe perso almeno 14 chili.
Visti i precedenti rigetti da parte del giudice, è improbabile che i suoi legali Enrico Valentini e Mario Rosati presentino, nel prossimo futuro, delle istanze di scarcerazione.
Per Esposito si profilano almeno altri due mesi di carcere, in attesa del processo, che inizierà il 4 giugno, davanti alla corte d'assise del tribunale di Viterbo.
Madre e figlia scomparse
Dossier Gradoli
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