Riceviamo e pubblichiamo
- Ripercorrere le vie dell’esilio di Santa Rosa è un’esperienza unica, che rientra tra le tradizioni più importanti caratterizzanti il periodo in cui il capoluogo e la Tuscia intera si preparano ai festeggiamenti in onore della patrona di Viterbo.
La Provincia di Viterbo è lieta di patrocinare questa iniziativa, che si snoda attraverso un itinerario culturale, ambientale e naturalistico di grande bellezza, che rappresenta anche un’importante vetrina per coloro che, con l’occasione, abbiano voglia di conoscere alcuni degli angoli più belli del nostro territorio.
Una natura spesso poco nota ai più, che vale la pena riscoprire insieme alla storia di alcuni momenti della vita della giovane Santa, esiliata a Soriano nel Cimino e a Vitorchiano.
Si tratta di passaggi storici che segnarono fortemente la vita della piccola Rosa, la quale attraversò, insieme alla sua famiglia, boschi e sentieri impervi sui Monti Cimini, nonostante fosse cagionevole di salute ed affetta da una grave malattia congenita.
Durante il percorso che la condusse in esilio, Rosa ebbe in sogno la premonizione della morte dell’imperatore tedesco Federico II, evento che segnò la fine della persecuzione della Chiesa: il fascino dei miracoli della Santa rivive ancora oggi nel segno del suo percorso.
E’ perciò importante riflettere sul significato profondo del messaggio che la Santa patrona di Viterbo ci ha lasciato.
Una riflessione che sarà sicuramente piacevole fare camminando sul suo stesso tragitto, ripercorrendone l’itinerario sui Cimini, rinnovando così quel legame tra Rosa e la sua gente destinato a non spezzarsi mai.
Marcello Meroi
Presidente della Provincia
Info sul trekking: 338/2129568
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