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Immigrazione - Massolo chiede un incontro al vescovo per dare vita a una fiaccolata in difesa della dignità di tutti gli uomini
"Scappa! scappa! stanno facendo un controllo..."
di Oreste Massolo
Viterbo - 9 settembre 2009 - ore 2,30

Oreste Massolo
- Ho trascorso alcuni giorni a Tarquinia per assistere i miei due nipoti in vacanza al mare.

Sono stato testimone di un episodio che in qualche modo mi ha riconciliato con la vita.

Ero in spiaggia, una signora aveva appena comprato da un ambulante di colore una coperta e stava esaminando alcuni calzini. Sulla battigia vedo un altro ambulante carico di borsette correre come il vento e non capivo il perché.

Ecco che una piacente ed elegante donna si avvicina trafelata all'ambulante che stava mostrando i calzini: "Scappa, scappa: stanno facendo un controllo".

Il venditore raccoglie, in fretta, la sua merce e se la da a gambe levate.

Quanto appena descritto dimostra che in gran parte delle persone non vi sono quei sentimenti razzisti che si cerca, con ben orchestrate campagne, di "imporre".

Anzi si è solidali con chi cerca di guadagnarsi da vivere, fuggito da situazioni di miseria estrema o di violenza, con un lavoro assai duro e sicuramente con scarsi guadagni.

Non è piacevole percorrere chilometri sulla spiaggia sotto il sole cocente e carichi di pesanti fagotti!.Il nostro Paese è cattolico e nelle Parrocchie si predica la fratellanza e la solidarietà; per chi non è credente l'amore e il rispetto verso gli esseri umani, qualunque sia il colore della pelle, sono ugualmente forti e radicati.

Certo vi è anche chi dice: "Se ne stiano a casa loro", ma si tratta, per lo più, di gente rozza, incolta con un sentire elementare.

E non possono essere loro,una  minoranza, ad interpretare il sentimento dell'intero Paese.

Non si può, allora, negare asilo a chi proviene da zone dove sono in corso guerre tribali o dove non vi è alcun rispetto per la persona; non si può non soccorrere chi in mare è in pericolo di vita.

L'altra sera sulla terza rete della Rai Riccardo Iacona ha documentato come sono trattati in Libia quanti cercano di venire in Europa e quale è il "gioco" della polizia libica che si fa pagare per consentire di arrivare ai punti di imbarco e poi procede ad arresti e quello che avviene nelle carceri dove le guerdie compiono stupri e si vive in condizioni inumane. Profondo è il mio turbamento.

Sono più di dieci mila gli annegati nel Mediterraneo: non si può continuare ad assistere a tale mostruoso genocidio. Ognuno deve poter gridare il suo dolore e la sua rabbia.

Ho riflettuto: chiederò un incontro al vescovo Chiarinelli per proporre una fiaccolata in difesa della vita e della dignità di tutti gli uomini. Sono sicuro che il vescovo, quanto mai colto, sensibile ed attento, qualora dovesse ricevermi, prenderà in considerazione un'eventuale iniziativa.

E' il momento che tutti gli uomini di "buona volontà" facciano sentire la loro voce.
Oreste Massolo 

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