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Pd - Congresso - In via IV novembre
Mazzoli e Bersani inaugurano il comitato a Roma
Viterbo - 9 settembre 2009 - ore 16,30

- Questa mattina Pierluigi Bersani e Alessandro Mazzoli, candidato per la mozione Bersani alla segreteria del Partito democratico del Lazio, hanno inaugurato il comitato elettorale di Mazzoli a Roma, in via IV novembre 96. A presentarli è stato il coordinatore della mozione Bersani nel Lazio, Alessio D'Amato.
 
Mazzoli ha spiegato: "Il Pd deve sfruttare al meglio questo congresso, perché rappresenta la prima vera occasione per una discussione politica e culturale nel e sul partito. Dobbiamo affrontare questo appuntamento con grande spirito unitario, ma senza nascondere i problemi e gli errori. Non è possibile dire, come è successo dopo le recenti elezioni amministrative, che 'alla fine non è andata poi così male'.

Mazzoli è stato critico nei confronti della giunta Alemanno: "Dopo un anno e mezzo di governo di Alemanno, Roma è ferma. Mancano iniziative per uno sviluppo serio della città, e si respira un clima più pesante, con episodi gravi di intolleranza. Dobbiamo lavorare perché il centrosinistra riprenda il Campidoglio nel 2013". Quanto al suo programma per il Pd del Lazio, Mazzoli ha affermato: "Il Pd deve ripartire dal lavoro e dalla difesa dei più deboli. Dobbiamo radicarci sul territorio, riaprendo il partito al dialogo e al confronto. Dobbiamo far crescere assieme Roma e le realtà locali, puntando a uno sviluppo equilibrato della regione, in cui anche le altre province abbiano il giusto peso. Uno sviluppo coordinato e un rapporto stretto con le altre realtà sarebbe un importante fattore di crescita anche per Roma".

Pierluigi Bersani ha invece spiegato: "Sono orgoglioso di avere candidati come Alessandro, giovani ma già con un'importante esperienza amministrativa. Nel complesso,nelle regioni abbiamo presentato una dozzina di candidati sotto i 40 anni ma già di "lungo corso" come esperienza politica. Non me ne sono inventato neanche uno.

Dobbiamo far sì che i giovani prendano la barra del timone". Bersani ha poi spiegato che a Roma "bisogna ripartire dai luoghi di lavoro, riprendendo i contatti", per poi ricordare: "Abbiamo perso anche Bologna e poi ce la siamo ripresa, sono cose dolorose che possono accadere". Il candidato alla segreteria nazionale ha poi precisato: "'La nostra discussione merita più rispetto. Non facciamo un congresso perché abbiamo delle beghe interne ma perché siamo un partito senza padrone e discutiamo di contenuti e di quali parole nuove dire al Paese: siamo un partito che sopravviverà ai suoi leader".

Infine, una chiosa sulla regione: "Vorrei che il Lazio contribuisse sempre di più a ricostruire l'unità nazionale, in un Paese dove rimane il problema della reciprocità tra Nord e Sud".

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