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Viterbo - Fino a lunedì 14 settembre
Continua la mostra "Noi adesso rivoltiamo il mondo"
Viterbo - 8 settembre 2009 - ore 16,30

- Si è svolta ieri, 7 settembre, presso l’Archivio di Stato di Viterbo, l’inaugurazione della mostra in ricordo di Angelo Galafati, originario di Civitella d’Agliano, caduto alle Ardeatine.

All’iniziativa hanno preso parte circa quaranta persone, per ascoltare la ricostruzione delle vicende umane e politiche di Galafati, a sessantacinque anni dalla strage delle fosse Ardeatine, e la storia della formazione ove questi aveva svolto la lotta partigiana: il Movimento comunista d’Italia Bandiera rossa, di cui ricorrono sessant’anni dalla dissoluzione.

Dopo i saluti del direttore dell’Archivio di stato di Viterbo, Augusto Goletti, e l’intervento di Silvio Antonini, per il Cp Anpi Viterbo, incentrato sulla storia, appunto, di Bandiera Rossa, Augusto Pompeo, dell’Archivio di Stato di Roma, esibendo documenti inediti, ha fornito particolari finora sconosciuti sulle circostanze dell’arresto di Galafati, che ospitava e proteggeva nella propria abitazione soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia. L’arresto è avvenuto il 13 marzo del 1944, per opera di una SS tedesca travestita da soldato inglese, con l’ausilio di un ex partigiano, torturato a via Tasso, di cui i nazifascisti si sono serviti per poi fucilarlo, sempre nella strage delle fosse Ardeatine.

Simonetta Galafati, nipote del Martire, ha invece fatto un breve intervento conclusivo, ringraziando gli organizzatori dell’evento.

A termine dell’inaugurazione, Laura Antonini, con l’accompagnamento musicale del maestro Luciano Orologi, ha letto le lettere che Galafati aveva scritto da Regina Coeli alla moglie, prima del sacrificio. A chiudere la lettura, la canzone Su, comunisti della Capitale.

Il pubblico ha dimostrato apprezzamento sia per la qualità degli interventi, e della performance di chiusura, sia per la mostra, composta di pannelli che riproducono le foto sugli eventi ricostruiti e da documentazione originale, conservata nell’Archivio di stato e, nel caso dei periodici di Bandiera rossa, messa gentilmente a disposizione da Giacomo Zolla.

La mostra rimarrà in allestimento sino lunedì 14 settembre, alle 13,00.

L’Archivio di stato di Viterbo, sito in via Cardarelli 18, è aperto tutte le mattine, eccetto la domenica, fino alle 13,00 e, il martedì e giovedì, anche di pomeriggio, fino alle 17,00.

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