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Fabio Zampaglione, capo della Mobile
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- Perseguita l'ex convivente, arrestato.
Un uomo viterbese di 35 anni è finito agli arresti domiciliari lo scorso fine settimana per maltrattamenti in famiglia. L'arresto è stato eseguito dalla squadra mobile viterbese, coordinata da Fabio Zampaglione.
L'uomo, che non è mai riuscito a rassegnarsi alla fine della storia con l'ex convivente, era già noto alle forze di polizia.
Lo scorso anno gli era stato notificato un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Provvedimento che il 35enne aveva più volte violato, non esitando a pedinare la sua ex e la figlioletta di due anni, da lei avuta.
Spesso si appostava sotto casa della donna, o nei pressi del suo ufficio. La inseguiva a piedi o a bordo della sua auto. Ed era arrivato persino a usare la figlia di due anni per "tenere in scacco" la donna. Quando la piccola rispondeva al telefono, l'uomo non faceva altro che parlarle male di lei, ricoprendo la donna di insulti.
Come se non bastasse, più volte aveva minacciato la donna di portarle via la piccola.
Per questo, tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009, era finito agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia nei confronti della donna e della bambina. Con annessi divieti di avvicinarsi ai luoghi da loro frequentati e di avere contatti telefonici.
Ma una volta in libertà, nell'aprile 2009, il 35enne è tornato alla carica. Ha ricominciato a pedinare madre e figlia e ad appostarsi sotto la loro abitazione. Le minacce, le telefonate minatorie e gli inseguimenti sono durati alcuni mesi.
Poi, sulla scorta di una dettagliata denuncia fatta dalla donna alla squadra mobile, sono state avviate le indagini che hanno consentito al Pm titolare del fascicolo processuale di richiedere e ottenere dal Gip gli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia.
Alla fine, la scorsa settimana, dopo prolungate ricerche, l'uomo è stato rintracciato dalla squadra mobile e nuovamente arrestato.
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