- Santità, la città di Viterbo vive oggi un momento esaltante della sua storia, con la attesa presenza della Santità Vostra.
A nome della cittadinanza, delle sue istituzioni, desidero esprimerLe il più cordiale e, me lo consenta, affettuoso saluto di benvenuto nella nostra città.
Una città che nutre un legame antico e forte con la chiesa: è qui, proprio dove ci troviamo, che maturò il termine conclave, come spazio impegnativo teso alla elezione del pontefice.
E' qui che furono eletti cinque Papi e qui molti altri Pontefici lasciarono la loro impronta indelebile, come testimoniano chiese, monumenti e palazzi cittadini.
E' per tutti noi, poi, un momento particolarmente significativo ed emozionante accogliere il papa Benedetto XVI in questi giorni di settembre, nei quali i viterbesi celebrano la loro Santa, la giovane Rosa, per la quale nutrono profondo affetto e devozione.
E' nel nome di Rosa che ogni anno, da secoli, si rinnova la straordinaria prova di forza e fede del trasporto della macchina di Santa Rosa, vera espressione del carattere dei viterbesi e di questa terra: tenace, schietto, forte nella fede e nella speranza, generoso nell'impegno solidaristico verso i deboli e i sofferenti, aperto all'accoglienza e attento ai principi della giustizia e del bene comune.
E' un patrimonio che non vogliamo disperdere, ma incrementare.
Una terra, la nostra, che non sfugge purtroppo ai segni dell'inquietudine contemporanea, alla domanda di certezze e stabilità per il futuro che vuole vedere protagonisti soprattutto i giovani.
Ed è a loro che rivolgiamo particolare attenzione, poiché loro è il futuro. Come Lei ha sottolineato nel messaggio per la 24esima giornata della gioventù dell'aprile scorso, “... la giovinezza è tempo di speranze, perché guarda al futuro con varie aspettative. Quando si è giovani si nutrono ideali, sogni e progetti; la giovinezza è il tempo in cui maturano scelte decisive per il resto della vita.”
Ecco allora che noi, amministratori della città e del territorio, dobbiamo e vogliamo lavorare e profondere tutto il nostro impegno in un servizio esigente alla collettività, rafforzando la nostra azione per aiutare le giovani generazioni a rendere reali quei sogni e progetti, a maturare quelle scelte affinché Viterbo e la Tuscia continuino a crescere, forti delle preziose energie e delle capacità umane e professionali dei giovani, in nome del raggiungimento di quel bene collettivo che è nostra volontà vedere realizzato pienamente.
Le Sue indicazioni, Santità, quali quelle della recente enciclica Caritas in veritate e la sintonia ideale nel promuovere il bene sociale con le esperienze ecclesiali viterbesi, sono per noi risorse spirituali di fiducioso cammino.
Auspichiamo, Santità, che vorrà continuare a rivolgere verso la nostra comunità la Sua benevola attenzione e Le rinnoviamo le espressioni della nostra vivissima gratitudine per averci onorato della Sua visita e per alimentare le nostre aspirazioni e le nostre speranze.
Giulio Marini
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