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Il vescovo Chiarinelli |
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- "Se la Chiesa è segno di comunione nella società, allora le relazioni vanno recuperate e va costruita una realtà nuova, in cui l'altro è come te nella solidarietà e nella comunione con gli altri".
Lo spiega in una intervista a Radio Vaticana il vescovo di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli, alla vigilia della visita di Benedetto XVI.
Rispondendo a una domanda sul significato della visita di Ratzinger alla città "sede papale in un periodo storico carico di tensioni tra guelfi e ghibellini" e invitato a rapportare la storia della città "alla situazione di oggi, in cui la Chiesa vive talvolta momenti di difficoltà ", Chiarinelli ha ricordato le due "espressioni del Concilio" che vanno rimarcate:
La Chiesa "come segno di comunione", nodo "portante" sul quale "non da oggi insiste Benedetto XVI", e come "spazio di vera fraternità ".
Intervistato anche dall'Osservatore Romano, Chiarinelli ha sottolineato come, non a caso, "il logo della visita è conferma i tuoi fratelli'".
All'arrivo di Ratzinger nella città dei Papi, il quotidiano della S.Sede dedica un editoriale firmato dal vicedirettore Carlo di Cicco, nel quale si ricorda come "il desiderio di visitare Viterbo e Bagnoregio, Benedetto XVI l'ha portato sempre con sé".
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