Ala Ceoban

Paolo Esposito

Si è aperta ieri mattina la prima fase dell'incidente probatorio sulle macchie di sangue trovate nella villetta di via Cannicelle. L'abitazione dove viveva Paolo Esposito, prima di essere arrestato con l'accusa di aver ucciso Tatiana ed Elena Ceoban.

Alle 11.30, nell'aula 3 del tribunale, sono stati assegnati gli incarichi al perito e ai consulenti di parte della difesa e dell'accusa. Il tutto alla presenza del gip Mariarita Cialoni, del pm Renzo Petroselli, di Esposito e Ala e dei loro legali, oltre agli avvocati della madre di Ala e Tatiana, Elena Nechifor.

Sarà Elena Pilli, antropologa molecolare all'Università di Firenze, a condurre tutti gli accertamenti sulle macchie di sangue trovate nella villetta. Si tratterà di stabilire di chi è il sangue rinvenuto a casa di Esposito, estrarne il dna e compararlo con quello delle tracce organiche negli slip sequestrati dai Ris, durante uno dei loro sopralluoghi.

I difensori di Esposito, Mario Rosati ed Enrico Valentini, hanno già nominato un proprio consulente tecnico, Giorgio Portera. Quanto ad Ala, ha chiesto il patrocinio gratuito.
Se la sua domanda sarà accolta, lo Stato pagherà per lei le spese legali. A quel punto, anche lei, tramite i suoi avvocati, penserà a nominare consulente che segua la dottoressa Pilli nelle indagini.

L'11 settembre, giorno in cui avranno inizio gli accertamenti, i consulenti del pm, di Esposito ed, eventualmente, di Ala, si incontreranno con la dottoressa Pilli nel suo studio, a Firenze.

Tra 45 giorni il perito dovrà depositare la perizia. Ma se le analisi non saranno complete, i tempi si allungheranno.