Riceviamo e pubblichiamo -
Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, Enrico Mezzetti – consigliere di Sinistra e Libertà – ha presentato una interrogazione al sindaco Marini in merito alla vicenda del Giovanni XXIII, struttura sanitaria al centro in questi giorni di varie vicende approdate sulle scrivanie dei magistrati anche per il ricorso al TAR della Regione Lazio contro la cessione – da molti ritenuta impropria - del 51% di azioni al partner privato. Condizione che mette a rischio molti posti di lavoro e la permanenza di 60 posti letto nella struttura.
Enrico Mezzetti ha chiesto in sostanza al primo cittadino di Viterbo se non intendesse intervenire nel merito e assumere una posizione attiva, in considerazione anche della presenza nelle fasi della vendita di due rappresentanti del comune nel CdA dell'Istituto in questione.
Ovvero il comune di Viterbo non è estraneo alle vicende ed è necessario che la questione venga discussa in Consiglio Comunale. Ma il sindaco si è rifiutato di rispondere, senza rilasciare alcuna valutazione né rinviare ad un ulteriore momento per un approfondimento.
Un atteggiamento irragionevole e poco rispettoso, nella sostanza, in considerazione del fatto che da parte di Mezzetti nessun rilievo è stato mosso nei confronti degli amministratori comunali. Speriamo che il tema venga quindi portato alla discussione pubblica al più presto, per difendere lavoro e assistenza in una istituzione particolarmente importante per la città di Viterbo.
Solo una considarazione a margine, quindi, in riferimento alle dichiarazioni del capogruppo del Pdl Contardo sulle dimissioni di Enrico Mezzetti dalla commissione d'inchiesta sulle partecipate, secondo il quale “con le dimissioni del Presidente, l’unico risultato raggiunto è stato quello di sprecare soldi della comunità”.
Riconosciuto l'alto valore etico del gesto di Mezzetti di fronte alla imposizione di volere nella commissione consiglieri-controllori che dovevano indagare sul proprio operato, è singolare ascoltare simili dichiarazioni da chi ha il dovere di giustificare lo spreco milioni di euro – soldi della comunità – per ripianare i debiti di Cev e Robur.
Per Sinistra e libertà
Associazione per la Sinistra della Tuscia
Umberto Cinalli
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