Riceviamo e pubblichiamo - La sinistra del Pd a Viterbo e provincia sostiene i candidati Bersani, come segretario nazionale e Mazzoli, come segretario regionale.
Il prossimo mese nei congressi dei 72 circoli del Pd della Provincia circa 7000 iscritti potranno discutere e scegliere le piattaforme programmatiche, le mozioni, legate ai candidati a segretario del Pd.
L’esito di tali consultazioni verranno eletti 280 delegati che andranno a far parte della convenzione provinciale del PD.
Dalla nascita del Pd ci siamo battuti perché i democratici avessero chiari e forti riferimenti ideali: uguaglianza nelle opportunità, partecipazione, progresso, laicità e rinnovamento.
La nostra componente si è resa disponibile a contribuire, anche a Viterbo, alla guida del Pd con la convinzione che si potesse favorire la partecipazione, la discussione, che le idee di tutti potessero essere valorizzate senza pensare che la propria è la migliore o quella che deve conquistare l’egemonia sulle altre ad ogni costo.
Abbiamo tentato, per quanto ci è stato possibile di favorire confronto, dialogo, partecipazione all’interno del partito.
Purtroppo abbiamo constatato che non siamo riusciti in questo intento. La logica “o con me o contro di me” non ci piaceva, e continuerà a non piacerci, ed è tra le principali cause della debolezza del Pd e dell’attuale difficoltà e paralisi. Crediamo nella forza delle idee, oltre che dei numeri.
Il Pd in Italia e nella nostra provincia ha bisogno non di peccare di autoreferenzialità e manie di egemonia di alcuni su altri, ma del contributo umile di idee e di lavoro di tutti gli iscritti e di chi ci vede con simpatia. Serve un partito aperto e concreto, un partito riformista, un partito dei fatti che possa guidare una coalizione.
La scelta di Bersani segretario, quindi è per noi la naturale conseguenza. Il suo progetto punta a costruire un moderno partito di sinistra, attento al mondo del lavoro in tutte le sue accezioni, attento ai diritti civili, all'innovazione e alla crescita nel rispetto dell'ambiente. E’ necessario far crescere una nuova classe dirigente accanto a quella di più lunga esperienza.
Adesso è il momento e dobbiamo lavorare perchè la gente capisca tutta la positività e la concretezza del nostro progetto.
C'è bisogno di costruire un partito nuovo, che sia però in grado di mettere a frutto le radici migliori; un partito aperto, ma che al contempo valorizzi quanti vogliono impegnarsi su un progetto concreto che guardi al futuro, senza rinnegare il passato, un partito dove tutti, giovani, vecchi, dirigenti e iscritti, abbiano spazio e voce e dove al centro dell'azione siano le idee sul che fare per realizzare il nostro progetto di Italia: aperta, solidale, equa, in grado di garantire a tutti il rispetto dei diritti e della dignità delle persone.
Per tornare a vincere serve agire più che parlare e riconquistare la presenza della base, valorizzare le tante risorse che ci sono. Così sapremo di nuovo scendere tra la gente, o meglio, partire dalla gente, dai bisogni veri, delle persone che hanno bisogni lontani mille miglia dalla fiction e dalle veline.
Sinistra del Pd Vt
|