Riceviamo e pubblichiamo
- Spettabile redazione,
vi scrivo su fatti che sono già stati trattati da voi e dai diversi quotidiani locali, ma mi sembra opportuno far si che di nuovo l'amministrazione pubblica sia messa al corrente di quello che succede nelle zone periferiche della città, quelle almeno, non interessate al grande avvenimento della visita del Santo Padre.
Ogni giorno i cassonetti di via S. Maria in Silice, quelli adiacenti alle case Ater, sono sempre più simili ad una discarica: lavatrici, reti di letti arruginiti, sedie, calcinacci... La lista sarebbe infinita.
Anche i cassonetti che si trovano all'incrocio con via Vico Quinzano, davanti alle Poste, questa mattina apparivano come una discarica a cielo aperto.
Cassonetti, che vorrei sottolineare, sono posizionati in maniera assai pericolosa, visto che in prossimità di un incrocio dove gli incidenti sono all'ordine del giorno e dove purtroppo abbiamo visto anche un incidente mortale.
La maggior parte delle persone poi, pur di non fare un passo senza l'automobile, vi parcheggia davanti in controsenso per depositare la spazzatura e viste le dimensioni ridotte della carreggiata crea spesso disagio e pericolo alla normale circolazione.
Come detto, so che varie volte è stato scritto di questi problemi nella zona del Salamaro, ma forse non basta solo passare a raccogliere la spazzatura lasciata da incivili cittadini che non hanno voglia di scaricare i rifiuti ingombranti nel centro di raccolta, forse è necessario fare dei controlli mirati, atti a prevenire, ma anche a punire questo scempio.
So che questa zona non apparirà in mondovisione e che quindi è solo l'ultimo dei problemi dell'amministrazione, ma per chi vi abita e passa ogni giorno è davanti è umiliante: si ha l'impressione di vivere nel degrado più totale.
Elena Saulli
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