Riceviamo e pubblichiamo -
Solo quattro comuni -Carbognano, Farnese, Lubriano, Orte Scalo- e poi si avrà il dato definitivo della campagna congressuale del Partito Democratico nella Tuscia.
Anche se, avendo ormai votato il 97,12 per cento degli iscritti, a ragione si può intendere come pressoché definitivo il risultato che conferma Franceschini al 53,49 per cento, Bersani al 41,79 e Marino al 3,98. Mentre, per la segreteria regionale del Pd Lazio, Roberto Morassut supera di quasi 12 punti percentuali, attestandosi al 51,21 per cento, l’altro candidato, Alessandro Mazzoli, fermo al 44,27 per cento. Ileana Argentin al 3,37 per cento.
Per Franceschini-Morassut, un ampio consenso, “da attribuire alla forza del coraggioso progetto dei due candidati per un moderno partito riformista”, secondo Giulia Arcangeli, coordinatrice provinciale della mozione, che raccoglie e rilancia l’invito di Morassut: “Ora scenda in campo il popolo delle primarie per non tornare indietro”.
“La partecipazione al voto registrata nei circoli è un segnale incoraggiante per chi, come noi, vuole un partito -sottolinea la Arcangeli- che sia espressione reale della gente che vuole rappresentare. Un partito fatto di circoli, intesi come veri e propri luoghi di discussione, dove ognuno esprime la propria idea e dove prevale il confronto”.
“Il 25 ottobre dobbiamo scendere in campo tutti. E mi rivolgo non solo agli iscritti, ma anche a chi vuole, per la Tuscia, il Lazio, l’Italia e per l’Europa, un partito libero e aperto, senza correnti chiuse, come dice Morassut, motore di rinnovamento della politica e della democrazia. Ed è nel Pd di Franceschini e Morassut -per la coordinatrice- la politica che convince, dove si hanno ben chiare le linee guida per costruire un partito capace di valorizzare il contributo di tutti, iscritti simpatizzanti ed elettori, considerando che la mescolanza di culture diverse e di tante storie individuali altro non è che espressione di autentica ricchezza”.
“Ecco che, in vista delle primarie, lavoreremo per costruire tante e tante occasioni per ragionare sul contenuto del programma dei candidati. In quello di Morassut -chiude così la Arcangeli- c’è un’idea chiara per il Lazio e per il riequilibrio dei territori, da realizzare spingendo su nuovi processi di aggregazione. Per guardare al futuro, insomma, non servono proposte politiche tradizionali, ma progetti coraggiosi che inneschino una forte innovazione: nella politica, nell’economia, nella società”.
Comitato Franceschini-Morassut
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