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| Giulio Marini, sindaco di Viterbo |
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Qualche giorno fa, le scritte razziste; poi, il palco di Valle Faul deturpato; stanotte, la nuova discoteca incendiata, per la quale non si esclude l'ipotesi dolosa. Sembrano tre episodi staccati tra loro, invece la matrice è unica: è la totale assenza di rispetto del vivere civile, la dimostrazione pratica che, purtroppo, esistono individui che non sanno come manifestare la loro esistenza, se non con atti che non esito a definire imbecilli e che condanno con tutta la mia forza”.
E' la dichiarazione del sindaco Marini, a fronte del perpetuarsi di episodi vandalici in città.
“E oltre a questi, che sono i fatti più eclatanti - continua il sindaco - se ne verificano ogni giorni, altri di piccola entità: scritte sui muri cittadini, sciocchi gesti vandalici all'arredo urbano, cartacce gettate a terra... Situazioni che ci lasciano amareggiati, ma che ci convincono sempre di più che non è questa la Viterbo che vogliamo, e mi esprimo al plurale poiché sono certo di interpretare la volontà della quasi totalità dei miei concittadini.
La Viterbo che vogliamo è la città che sa apprezzare i piccoli e grandi lavori di rifacimento, pulizia, manutenzione, e soprattutto che sa mantenerne l'ordine.
La Viterbo che vogliamo è quella che è aperta al dialogo, all'accoglienza dell'altro ed al confronto pacato e leale, che sa esprimere la propria idea senza affidarsi alle bombolette spray o al liquido infiammabile".
Il sindaco di Viterbo conclude con un appello alla collaborazione: “Se, da una parte, il costante l'impegno delle forze dell'ordine e le misure per la sicurezza possono riuscire efficaci, dall'altra è necessaria e importante la collaborazione di tutta la società civile, a ogni livello: nelle scuole, al lavoro, in famiglia, per ritrovare insieme i valori troppo spesso sopiti della legalità e del senso civico".
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