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Civita Castellana - Rifondazione comunista chiede a Pipino di non ridurre i servizi dell'ospedale
"Salviamo l'Andosilla"
Viterbo - 28 settembre 2009 - ore 14,30

Riceviamo e pubblichiamo -
 Mantenere alta l'attenzione sul futuro dell'ospedale Andosilla. Questa la sollecitazione dei partecipanti al dibattito "Difendiamo l'Andosilla, sosteniamo la sanità pubblica", che si è tenuto venerdì scorso alla festa cittadina di Rifondazione Comunista.

L'iniziativa, che ha visto la partecipazione di operatori, medici di base, associazioni dei malati e di numerosi cittadini, è servita a definire una linea di azione a difesa dell'ospedale cittadino.

Respinto con decisione ogni tentativo di ridimensionamento del ruolo e dei compiti dell'Andosilla, dai partecipanti è stata unanimamente sostenuta la proposta lanciata dall'associazione "Una mano al tuo ospedale" per la costituzione di una Commissione permanente intercomunale.

Quest'ultima, coordinata dal Comune di Civita Castellana, dovrebbe coinvolgere tutti i comuni del comprensorio, le associazioni dei malati, le organizzazioni sociali, i medici di base e gli operatori, con il compito di monitorare e verificare quanto sarà proposto all'interno del nuovo Piano sanitario regionale per l'ospedale civitonico.

Una proposta, quella della commissione, che ha come obiettivo quello di garantire la massima tutela alle esigenze di difesa e potenziamento dell'Andosilla, segnato dai ritardi nella consegna dei lavori e dalla forte riduzione delle prestazioni in alcuni importanti servizi.

Su questi temi, sono stati chiesti massima chiarezza e precisi impegni al neo commissario straordinario della Asl.

"Il dottor Pipino - è stato ribadito nelle conclusioni del dibattito dai rappresentati locali e regionali del PRC - deve rispondere ai quesiti che gli vengono posti. Lo deve per rispetto verso i cittadini civitonici, e non solo, che hanno donato quasi un milione di euro per mantenere in vita l'Andosilla, assicurandogli decenza e servizi".

Rifondazione comunista di Civita Castellana

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