Riceviamo e pubblichiamo
- Le recenti polemiche in merito alla concessione della Dop dei Monti Cimini hanno messo in chiaro che, se non c'è unità di intenti da parte di tutti i soggetti coinvolti, si rischia di creare confusione senza fare il bene del territorio.
La Commissione europea, come noto, non ha bocciato la Dop dei Cimini, ma ha richiesto una documentazione integrativa: quindi in questo senso, interpretando anche la volontà degli altri sindaci che hanno chiesto la Dop, chiediamo un intervento più consono a tutti i parlamentari di centrodestra e centrosinistra, in particolare quelli eletti nel nostro territorio, affinché le richieste prodotte da Bruxelles siano risolte al più presto possibile, dopo che il comitato per la Dop dei Cimini avrà prodotto la documentazione richiesta.
In particolare al sindaco di Viterbo, che è anche parlamentare e che è uno dei sindaci dove ricade il territorio della Dop richiesta ( frazionidi Bagnaia e San Martino) chiediamo un impegno più stringente.
In merito alla polemica sulle due Dop, è chiaro che come sindaci dei Cimini auspichiamo una unica Dop per tutto il territorio: è altrettanto chiaroche la denominazione della stessa non potrà che essere "castagna Dop dei Monti Cimini".
Resta però inteso che al momento il vero problema della castanicoltura cimina non è rappresentato dai marchi, bensì dalle patologie che affligono questa fondamentale cultura dei Cimini (sia in senso economico che ambientale) e cioè cinipide, balanino e cidia.
In tal senso è auspicabile un maggior impegno da parte del ministero delle Politiche agricole, che finora ha prodotto soltanto un regolamento contro il cinipide.
E' soprattutto qui i parlamentari di centrodestra e centrosinistra eletti in questo territorio debbono produrre risultati effettivi.
Maurizio Palozzi
sindaco di Canepina
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