Riceviamo e pubblichiamo - L’intendimento dell’Amministrazione di volere determinare criteri oggettivi ed univoci per la valutazione dei Programmi Integrati di Intervento è senza altro lodevole, anche perché in linea con quanto suggerisce ai Comuni la cosiddetta “legge casa”; d’altro canto pervenire ad un documento condiviso anche con le forze di opposizione, su un tema così complesso, non è operazione né facile né immediata.
La necessità di riqualificare ambiti territoriali degradati o sotto utilizzati impone scelte coraggiose da parte dell’Amministrazione, pur senza tralasciare la necessità che le scelte siano partecipate e condivise, a garanzia della massima imparzialità e correttezza.
Anche la crisi nel settore dell’edilizia e la grave situazione occupazionale impongono all’Amministrazione di favorire tutte quelle iniziative che possano dare un contributo di crescita e di sviluppo alla città.
In tale ambito rientra l’urgenza di definire gli interventi nell’area dell’ex Gazometro, in località Valle Faul o dell’Ex Consorzio Agrario sulla Teverina, dopo quasi un anno e mezzo di discussione in terza commissione.
Dalle schede predisposte dal Settore Urbanistica, al di là di talune necessarie modifiche che salvaguardino sia gli interessi pubblici che quelli legittimi dei privati, gli interventi sopra citati, perseguono effettivamente l’obiettivo della riqualificazione edilizia urbanistica e ambientale ed incidono sulla riorganizzazione urbana, interessando aree degradate interne al perimetro cittadino, in tutto o in parte edificate, con evidenti carenze di infrastrutture e di servizi.
I Piani Integrati, così come dispone la legge sia statale che regionale, devono interessare proprio le aree con destinazioni produttive e terziarie dismesse, parzialmente utilizzate o degradate, ma con forte capacità di polarizzazione e che possano contribuire ad una riqualificazione del territorio.
L’augurio da Amministratore è quello che un dibattito costruttivo su questi temi possa aprire alla cittadinanza l’opportunità di condividere scelte e decisioni fondamentali per lo sviluppo del territorio, senza lasciare ai soli addetti ai lavori il compito di discutere e decidere per i viterbesi; dopo più di un anno e mezzo, infatti, bisogna passare dalle parole ai fatti, dimostrando agli scettici e ai dubbiosi la capacità da parte degli amministratori di assumersi le proprie responsabilità, dando un futuro a questa città, partendo proprio da una grande attenzione per il territorio, per la sua razionalizzazione, per la sua definitiva rinascita.
Mauro Rotelli
Consigliere Comunale Pdl
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