La situazione della casa in via Bastianini 5 |
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- La situazione fa acqua e nessuno interviene.
Le chiamano “case popolari”. Visto da fuori, un comune palazzo al civico cinque di via Bastianini, al Carmine. E' solo guardando con attenzione che si notano i dettagli.
Parti scrostate, cornicioni rovinati e soprattutto un tetto che dovrebbe riparare dalla pioggia, ma che da tempo non assolve più a questo compito.
Lo sanno bene le famiglie che vivono all'ultimo piano. E che hanno chiesto aiuto. Finora nulla.
Salendo le scale, una signora s'affaccia. “Visto come viviamo? Che brutto. Manco gli zingari stanno così. Se viene qualcuno a trovarci, io mi vergogno”.
Nel palazzo, c'è chi è diventato proprietario e chi è in affitto. La famiglia Vincenti appartiene ai secondi. Abitano al quarto e ultimo piano. Con tutte le difficoltà del caso.
“Ogni volta che piove, l'acqua entra in casa – dice Gustavo – i muri sono tutti rovinati, soprattutto quelli in camera di mio figlio e non posso nemmeno sistemarli, se prima non fanno i lavori”.
Spetterebbe all'Ater. “Quattro anni fa – ricorda – è stato cambiato il mattonato sul tetto. Evidentemente era di scarsa qualità, perché in breve tempo si è rotto. Poi la ditta che ha effettuato la messa in opera ci dicono che è fallita.
Ora la pioggia passa. E' piovuto l'altro giorno, abbiamo chiesto l'intervento, ci hanno assicurato che sarebbe venuto un tecnico, ma non abbiamo visto nessuno”.
Oltre al danno, la beffa. “E pensare – dice un altro condomino, Piscopo, che vive all'ultimo piano – che io quando ho acquistato l'appartamento ho dovuto pagare 3500 euro in più per il lavoro al tetto”.
L'inverno è alle porte e qui si aspettano che qualcuno risolva il problema. “Siamo pronti anche a passare alle denunce”.
Intanto hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Lo scorso 16 settembre. Dal verbale redatto si apprende che: “Il soffitto era completamente bagnato, dato che il tetto del palazzo era completamente privo di mattonato, causa vetustà, gran parte delle mattonelle erano saltate e spaccate”.
Ma i pompieri, più di liberare il tubo di scarico del tetto non hanno potuto fare. I lavori competono ad altri.
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