- Pieno appoggio da parte della comunità montana dei Cimini a Remo Parenti, presidente del comitato per il riconoscimento della castagna Dop dei Monti Cimini.
Parenti, in merito alle polemiche sollevate dall’associazione Vallecimina, aveva precisato che dalla Commissione europea non c’era stata nessuna bocciatura per la Dop cimina, ma solo una richiesta d’integrazione della documentazione.
"Tutto era nato – sostiene Parenti citando atti della Commissione europea – dal fatto che la Dop di Vallerano, già riconosciuta, e quella dei Cimini hanno zone di produzioni simili e varietà identiche, circostanza peraltro non ostativa al riconoscimento di due Dop sullo stesso territorio".
Sulla medesima lunghezza d’onda Pompilio Pizzi, vice presidente della Comunità montana dei Cimini: "Abbiamo sostenuto sin dall’inizio dell’iter il gran lavoro portato avanti da Remo Parenti e dal comitato – spiega Pizzi – auspicando una unica Dop per i Monti Cimini, visto che da punto di vista scientifico non ci sono diversità organolettiche. Diversità che, peraltro, non ci potrebbero essere, essendo Vallerano al confine con altri centri della Comunità montana".
Ricorda Pizzi: "Quando iniziò il cammino per il riconoscimento delle due Dop, facemmo di tutto per unificare il marchio anche perché si tratta dello stesso prodotto: non mi stancherò mai di ripeterlo e lo ha ribadito anche la Commissione europea.
Bene, l'allora sindaco di Vallerano Guido Mariani e i vertici dell’associazione Vallecimina si opposero e così la Dop di Vallerano e quella dei Cimini hanno seguito percorsi paralleli. Il cammino per il riconoscimento dei marchi d’origine come noto è pieno d’insidie, ma sono sicuro che Remo Parenti e il comitato sapranno far valere le loro ragioni".
Conclude Pizzi: "Come Comunità montana, infine, non possiamo non raccogliere l’invito di Parenti ad evitare polemiche e ad usare toni più sobri, comportamento che non tutti seguono. Solo così si fa il bene del territorio".
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