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Strage in Afghanistan - I funerali di Giandomenico Pistonami
La fidanzata segue la bara con un peluche vestito da parà
Viterbo - 23 settembre 2009

Fotocronaca - Il funerale di Giandomenico a Lubriano

I genitori e la ragazza di Giandomenico
Giandomenico Pistonami
- Ore 12 - La bara di Giandomenico è stata trasportata a spalla dai commilitoni e dagli amici fino al cimitero del piccolo paese, dove è stato tumulata in una tomba, messa a disposizione dal comune, in attesa che sia costruita la cappella di famiglia.

Dietro la bara, sorreggendosi reciprocamente, c'erano i genitori del parà e la fidanzata Zueca.

Accanto a loro, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il presidente della provincia Alessandro Mazzoli.

A tutte le finestre di Lubriano era esposto il tricolore.


Ore 11 - Sono iniziati a Lubriano i funerali privati di Giandomenico Pistonami.

Oltre mille le persone che sono presenti in chiesa di San Giovanni Battista.

Alcuni sono assiepati nella chiesa, altri seguono il rito sulla piazza di fronte alla chiesa.

La bara di Giandomenico, avvolta nel tricolore, è stata portata a spalla su un percorso di oltre due chilometri e mezzo, dalla casa dei genitori alla parrocchia.

Tutti i ragazzi e le ragazze di Lubriano indossano una t-shirt bianca con la scritta ''Ciao Giando''.

Il feretro, prima di entrare in chiesa, ha ricevuto gli onori militari da un picchetto di parà al grido di ''Folgore''.

Al funerale, celebrato dal vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli, sono presenti il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, l'assessore regionale Giuseppe Parroncini, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli, il prefetto Alessandro Giacchetti e una decina di sindaci con i gonfaloni.


Ore 10 - I genitori di Giandomenico Pistonami, Franco e Annarita, hanno seguito il feretro sottobraccio con la fidanzata Zueca per tutto il lungo tragitto che dalla casa ha portato la bara alla chiesa di San Giovanni Battista dove si stanno svolgendo i funerali del parà ucciso lo scorso giovedì.

Dietro due parà che tenevano in mano il basco di Giandomenico, con le tre stellette delle missioni all'estero cui aveva partecipato, e la sua divisa.

Zueca teneva stretto al petto un orsacchiotto di peluche vestito con un basco e con la tuta mimetica della Folgore, che le era stato regalato da Giandomenico.

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