Riceviamo e pubblichiamo - Viterbo, fiorente città del centro Italia, caratterizzata da mura medioevali che circondano uno splendido centro storico pieno di piazze, fontane ed edifici risalenti al XI-XII secolo.
Purtroppo anche una parte della mentalità cittadina sembra essersi fermata a quei tempi, soprattutto sul fronte sportivo rivolto alle ragazze.
Infatti la scelta degli sport per le giovani viterbesi è molto limitata: nuoto, pallavolo, tennis, atletica, ginnastica e, forse per sbaglio, c'è anche una ( e ribadisco una sola) squadra di basket.
E il resto degli sport? Riservati al pubblico maschile.
Se una ragazza ha la passione per il calcio, o per il rugby, o per il baseball, o per la pallanuoto ahimè si deve rassegnare, non c'è nulla disposto a soddisfare le proprie richieste.
Per seguire queste passioni si devono fare ben 80 km quindi arrivare a Roma e lì finalmente si potranno trovare ambienti dove soddisfare la voglia di fare sport.
E così mentre i ragazzi crescono con fisici atletici e grandi doti sportive, le ragazze, nel migliore dei casi, devono adattarsi a sport che non amano o nel peggiore non fare alcun tipo di attività.
Concludendo vorrei dire che il diritto allo sport è di tutti e non può essere limitato solamente alla popolazione maschile, non siamo più nel Medioevo!
Flavia Grottanelli
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