Riceviamo e pubblichiamo - E' stata appena inaugurata la rassegna "Tarquinia a porte aperte" ma lo strumento principale che avrebbe dovuto rendere disponibili tutte le informazioni su di essa è chiuso, closed, fermé, cerrado, geschlossen.
Poco più di un anno e mezzo fa l'apertura del sito web dell'ufficio turistico di Tarquinia venne annunciata con toni a dir poco trionfalistici: "Abbiamo finalmente colmato una grave lacuna - affermava l'allora assessore al Turismo, Roberto Rosati -. Non era, infatti, possibile che una città turistica come Tarquinia, dichiarata patrimonio mondiale dell'Unesco, non avesse un portale, dove trovare informazioni utili".
Parole sante che, col senno di poi, suonano come una beffa nei confronti dei turisti traditi.
Appena aperto, il sito aveva immediatamente suscitato delusione, tanto da essere definito una "bluffonata", visti gli svarioni e le lacune che presentava, ma si era soltanto agli inizi.
"In questo settore dobbiamo ancora lavorare molto - continuava il signor Rosati -. Il portale rappresenta un ulteriore passo in avanti per valorizzare il prodotto Tarquinia, ma è necessario crescere ulteriormente. E per farlo ed essere competitivi è necessario creare una sinergia con le realtà locali.
Siamo convinti che il sito si rivelerà utilissimo sia per i cittadini tarquiniesi, sia per i tanti turisti che prima di venire vogliono conoscere in ogni suo aspetto il paese".
Oggi, evidentemente stanco di aspettare, il sito è stato virtualmente ucciso da chi ha preferito renderlo irreperibile piuttosto che migliorarlo.
Mai le parole di chi dalle stanze del potere locale inneggia al rilancio del turismo, al rinnovo del Lido, all'amore per Tarquinia sono suonate più beffarde agli orecchi di chi Tarquinia la ama davvero e sono apparse piene di demagogia agli occhi di chi non può che assistere inerme, all'esterno dei Palazzi, allo scempio che quotidianamente da oltre due anni si sta facendo della storia, dell'immagine, del paesaggio della Tarquinia di un tempo.
E a nulla varranno le tardive, e quasi scontate, giustificazioni di una "chiusura per rinnovo" del sito, che "stiamo lavorando per voi" o, ancora peggio, il silenzio dell'indifferenza.
Signori dell'amministrazione, se davvero volete lavorare per noi, andate davvero a lavorare e lasciate quelle poltrone a voi tanto care.
Fatelo per i Tarquiniesi, fatelo per Tarquinia.
Roberto Tomassini
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