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Antonello Ricci |
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Riceviamo e pubblichiamo - Pressoché compatta, in questi anni la classe dirigente locale ha provato a rimbambirci con ciò che (forse) dovremmo o potremmo guadagnare con la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo: in termini di sviluppo economico, posti di lavoro, profitto.
Mi dispiace, signori, non ci credo.
Conosco troppo bene corsi e ricorsi storici di questo territorio.
Si sono guardati guardati bene invece, i nostri politici, dal raccontarci tutto ciò che certamente perderemo con esso in termini di bellezza del paesaggio, turismo di qualità, qualità della vita e della salute.
Personalmente, mi fido di più dello sguardo disinteressato e demistificante dei poeti: il disprezzo di Leopardi per il "secol superbo e sciocco"; la denuncia pasoliniana del "progresso come falso progresso"; lo sgomento di Andrea Zanzotto per le celebrazioni osannanti e incondizionate del velenoso "progresso scorsoio" che rischia di inghiottirci tutti.
Una volta di più sto con loro. Io non faccio comizi. Racconto.
Mi firmo.
Antonello Ricci da Viterbo
E vi aspetto, per un atterraggio di fortuna mercoledì 23 settembre, alle 18 in Viterbo a piazza San Pellegrino.
Il programma
Aeoroportini di carta.
Atterraggi e decolli dalla polla sulfurea piu' famosa del medioevo.
Racconto teatrale di e con Antonello Ricci e Alfonso Prota e con Michela Benedetti, Olindo Cicchetti, Domenico Coletta, Sara Grimaldi, il pubblico-coro
In ordine di racconto:
L'aereo che veniva da Bangkok
Il ponte senza il fiume
Banditi, peccatrici e impenitenti pozzaroli
Il trisavolo strabico
Un danno incalcolabile
Le emorroidi d'un virtuosissimo tenore
Un paese tenebroso molto (ma molto) lodato
Dov'era, quel giorno, Maria Liberatrice?
La tosse di mio figlio
Cosa?
L'iniziativa è promossa dal comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.
Info: tel. 3383810091, e-mail: info@coipiediperterra.org
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