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Viterbo - Chiusura in grande per No-Comment
Gigli: "Craxi aveva ragione"
Viterbo - 20 settembre 2009 - ore 20,30

Riceviamo e pubblichiamo - Chiusura in grande stile per il Meeting No-Comment 2009, la tre giorni dedicata al rapporto tra i giovani e la politica giunta a conclusione ieri mattina alla Casa di San Martino (ex colonie), dove ospiti d’eccezione, per un dibattito/confronto moderato dal giornalista Beniamino Mechelli, sono stati Paris dell’Unto, storico dirigente del Partito socialista italiano, e Rodolfo Gigli, esponente di vecchia data della Democrazia cristiana.

Davanti a una sala gremita di nostalgici della Prima Repubblica, l’iniziativa è iniziata con la proiezione del video del famoso discorso alla Camera dei deputati di Bettino Craxi sul finanziamento illecito ai partiti: erano i primi anni ’90, e la politica italiana doveva fare i conti con Tangentopoli. 

La storia di quel periodo è cosa nota, ma dopo 20 anni è lecito chiedersi se allora avesse avuto ragione Craxi.

“Tutti i partiti allora ricevevano un finanziamento illecito – spiega dell’Unto -, neanche i comunisti o gli ex comunisti oggi lo negano. Ma nessuno allora si alzò in piedi insieme a Craxi, quando lui lo chiese alla Camera.

Nessuno allora capì che si trattava della richiesta di adesione a un’operazione di più ampio respiro che avrebbe consentito il superamento della crisi etica di quegli anni. Crisi etica che investiva Dc e Psi in modo più diffuso e parcellizzato, ma anche il Pci, dove il potere era più centralizzato. Si perse un’occasione per affrontare i problemi senza la cancellazione, poi invece avvenuta, dei partiti”. Dello stesso avviso anche l’onorevole Gigli.

“Craxi aveva ragione, la storia lo ha dimostrato – interviene -. L’amnistia per il finanziamento illecito dei partiti coincise, nel 1989, con la caduta del muro di Berlino e con la fine del finanziamento al Partito comunista italiano da parte di quello sovietico.

Solo dall’89 in poi si trasformò in un atto penalmente rilevante: se le forze politiche tutte avessero avuto più coraggio, più coerenza, si sarebbe dovuto affermare che quella realtà coinvolgeva tutti i partiti. Negli anni a venire avremmo avuto sicuramente una storia diversa”.

Ripercorrendo la storia dei due grandi partiti di massa che hanno caratterizzato la storia politica italiana nel secolo scorso, attraverso passaggi sul rapimento Moro e il compromesso storico, Gigli e dell’Unto hanno poi risposto alla domanda che dava il titolo all’incontro: “Dc-Psi, ma eravamo poi alleati?”.

“Certo che l’alleanza c’era – chiarisce il socialista -, ed è durata trent’anni, a partire dal ’64. Ciascun partito tese comunque a difendere la sua storia, le sue opinioni, la sua cultura. Tantissime le riforme strutturali fatte per l’Italia dall’asse Dc-Psi: negli ultimi 20 anni, sinceramente, non credo sia stato fatto nulla di simile”.

Al termine del dibattito, che ha coinvolto anche alcuni degli intervenuti presenti in sala, i ragazzi di No-Comment hanno voluto destinare una targa ricordo alle figure di due uomini politici viterbesi, Sandro Fasciolo, per anni riferimento del Psi nella Tuscia, e Ugo Lentini, storico pilastro del Partito liberale nel Viterbese.

Le targhe sono state consegnate da Paris dell’Unto alla figlia di Fasciolo e da Rodolfo Gigli al figlio di Lentini, in un momento di grande raccoglimento e commozione che ha chiuso l’incontro e, contestualmente, anche la seconda edizione del Meeting di No-Comment 2009.

I ragazzi di No-Comment

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