:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Proceno - Il 6 settembre con Stefano Cardi
Convivio in musica, ultimo spettacolo
Viterbo - 1 settembre 2009 - ore 17,30

- Concerto di chiusura del Convivio in Musica 2009 nel suggestivo Castello di Proceno domenica 6 settembre alle ore 20.30 con il raffinato e curioso concerto dedicato alla Chitarra del XX secolo ed affidato ad uno dei più famosi e conosciuti chitarristi del panorama solistico internazionale, Stefano Cardi. Per festeggiare l'edizione 2009 del Convivio, un ricevimento di gala alle ore 19 anticipa il concerto.

Il programma, scelto con grande originalità da Stefano Cardi, esplora non solo il lato intimista e notturno dello strumento, portavoce nelle serenate, ideale compagno della voce umana, ma anche quello meno conosciuto legato a scenari che rivelano una natura più imprevedibile, a tratti aggressiva dello strumento.

Le musiche, alcune davvero rare, sono quelle di Heitor Villa Lobos, Hans Werner Henze, Isaac Albéniz, William Walton, Goffredo Petrassi, Victor Young, F. Jerry Roll Morton, Toru Takemitsu, Carlos Guastavino e Astor Piazzolla.

«Si passerà dal palcoscenico del cante jondo - spiega il chitarrista protagonista del concerto al Castello - dove grintosi rasgueos o capricciosi toques nutrono le tinte forti e ricche di contrasto della musica flamenca, ai ritmi percussivi delle corde di metallo della chitarra battente della tradizione calabrese, allo scenario dei grandi raduni pop, il luogo dove, attraverso un'adeguata quantità di decibel, la chitarra non rinuncia a far sentire a tutti la propria voce.

Un variopinto microcosmo stilistico e timbrico, un mondo sonoro che ha generato i più vari stilemi tecnici. La chitarra si presta ad essere toccata e imbracciata nei modi più singolari, fino ad instaurare un rapporto simbiotico con il suo esecutore.

Si possono trovare manifestazioni originali sulla relazione dell'interprete con il corpo dello strumento anche cercando nella sponda più tradizionalista - prosegue Stefano Cardi -, che in Andrés Segovia ebbe il caposcuola; le sornione considerazioni del maestro spagnolo ci parlano infatti di una chitarra di sesso femminile, curvilinea, quasi da accarezzare. Immagini contrapposte eppure assimilabili: da un lato il coinvolgimento e l'eccitazione al grido di un assolo rock, dall'altro il fascino dell'immagine raccolta, alle soglie del silenzio, dell'abbraccio solitario, come ne Il chitarrista cieco del Picasso del periodo blu».
 

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564