:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Regione - Rete ospedaliera - Soddisfatto Parroncini, capogruppo Pd alla Pisana
"Piano accantonato, decisivo contributo del centrosinistra"
Viterbo - 1 settembre 2009 - ore 15,55

Giuseppe Parroncini, capogruppo Pd alla Regione Lazio
- “Positiva la notizia data dal vicepresidente della giunta regionale Esterino Montino di accantonare il piano di riordino della rete ospedaliera del Lazio che era stato avanzato a luglio e di lavorare su una nuova proposta”.

Queste le parole, in una dichiarazione a margine della commissione Sanità, diffuse dal capogruppo Pd alla Pisana Giuseppe Parroncini. “Montino – ha spiegato Parroncini – ha chiarito, durante la seduta di questa mattina, che la decisione è quella di lavorare su un nuovo piano.

In questo senso – ha chiarito Parroncini - risulta importante il contributo offerto dai Capigruppo di maggioranza del centrosinistra che hanno elaborato una proposta di riordino della rete ospedaliera che era già stata inviata al Presidente Marrazzo e questa mattina anche al presidente della commissione Sanità Luigi Canali, il quale – ha aggiunto - la porterà in discussione nella prossima seduta.

A fine luglio – ha spiegato il capogruppo Pd – Marrazzo aveva suggerito di rimandare la discussione ai primi di settembre, questo ci impone ora di lavorare con puntualità verso il nuovo piano.

La proposta – ha spiegato Parroncini - affronta la situazione soprattutto dal punto di vista numerico perché la precedente muoveva da una scorretta base di calcolo dei posti letto. I residenti nella Regione sono da alcuni anni in costante crescita, al gennaio 2009 l'Istat ne ha certificati 5.632.223, non quindi i 5 milioni e trecentomila del Piano. Non si comprende la ragione per la quale il conteggio si debba basare su dati inattuali. La base di calcolo scorretta adottata determina, infatti, una differenza di più di 1.350 posti letto ed imporrebbe, pertanto, tagli sovradimensionati ed ingiustificati, insostenibili per il sistema, che comprometterebbero il funzionamento dei servizi, a partire da quelli di emergenza.

La Regione Lazio non può accettare una tale imposizione dal Governo. Tanto più che sulla sanità romana gravano oneri e responsabilità aggiuntivi legati al ruolo di Capitale, alla presenza delle più importanti istituzioni civili e religiose, di organismi internazionali, di 5 Policlinici universitari e di strutture formative e di ricerca che svolgono funzioni insostituibili e necessarie allo sviluppo del sistema sanitario dell’intero Paese.

La nuova proposta della maggioranza si attesta su complessivi 25.345 posti letto così suddivisi: acuti 19.443, lungodegenti 1.690, riabilitazione 3.942, psichiatrici 270 e centra così gli standard fissati dal Piano Sanitario Nazionale.

La proposta tiene anche conto di un probabile, futuro, graduale abbassamento dell'indice di 4,5 posti letto per mille abitanti. Ma ai nuovi indici ci si adeguerà nei tempi e nei modi che verranno determinati nell'ambito della Conferenza Stato Regioni. Non c'è motivo per anticipare decisioni che devono essere assunte in sintonia con le altre Regioni e collegate a complessi processi di riorganizzazione di sistema che non consentono scorciatoie né semplificazioni, che non possono che determinare gravi danni per i servizi e, soprattutto, per i malati.

La riorganizzazione potrebbe offrire anche l'occasione per correggere storici squilibri del sistema ospedaliero regionale che oggi vede fortemente penalizzate le Province, l'interland romano e le aree della Capitale che negli ultimi decenni hanno vissuto significativi processi di crescita urbanistica e demografica.

Si può intervenire utilmente, dove ve ne sono le condizioni strutturali, su alcuni di questi squilibri. Per questo, pur in un quadro di riduzione, la proposta, tra le altre cose, trasferisce posti letto verso il quadrante sudest, il litorale, l'area tiburtina, portando la riabilitazione a Rieti e rafforzando la rete nelle Province e nelle aree di confine, anche – ha concluso Parroncini - per contrastare fenomeni di mobilità passiva”.

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564