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Viterbo - Ridimensionamento organico - Interviene Celletti (Rdb Cub)
"I dipendenti pubblici non perdono tempo al bar..."
Viterbo - 18 settembre 2009 - ore 15,30

Paola Celletti, Rdb Cub
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Riceviamo e pubblichiamo - Riteniamo del tutto inappropriato il duro attacco realizzato in questi giorni nei confronti degli impiegati del Catasto di Viterbo.

Non è nostra intenzione difendere eventuali comportamenti di singoli impiegati rispetto ai quali andrebbero accertate le responsabilità, ma i cittadini che rivolgono, giustamente, le loro lamentele ai giornali, non conoscono che una parte della verità.

All’Agenzia del Territorio di Viterbo, come in molti altri uffici pubblici, a fronte di un elevato numero di pensionamenti, non vi sono state assunzioni e si è determinato, di fatto, un enorme ridimensionamento dell’organico con una conseguente ricaduta sulla qualità del servizio reso ai cittadini.

Quindi, a differenza di quanto riportato sull’articolo in questione, gli sportelli al pubblico non restano chiusi perché gli impiegati stanno sempre al bar, bensì perché gli organici degli uffici sono ormai ridotti all’osso grazie ad anni di blocchi del turn-over.

Nonostante ciò, dobbiamo prendere atto che l’Agenzia del Territorio di Viterbo, malgrado abbia subito una drastica contrazione del suo organico, ha mantenuto uno standard di produttività molto superiore a quanto previsto dalla media nazionale, rispettando ampiamente i tempi medi previsti per l’espletamento delle pratiche che attualmente si attestano in 20 minuti contro i trenta previsti dalle disposizioni in atto (certificazione del sistema telematico nazionale).

Questo risultato è stato raggiunto proprio grazie all’impegno del personale in servizio che, per supplire alle carenze di organico, si è visto aumentare i carichi di lavoro.

Detto ciò, non vogliamo negare le inefficienze e gli abusi di una amministrazione pubblica malata, ma riteniamo, al tempo stesso, che sia troppo banale attribuirne le cause al caffè della mattina come qualcuno vorrebbe farci credere.

E' chiaro che l’esasperazione dei cittadini che vedono ridursi continuamente i servizi, alimentata negli ultimi anni da un'accanita campagna contro i lavoratori pubblici, determina sempre più spesso momenti di tensione tra l’utenza e gli operatori allo sportello.

Proprio in questi giorni un dipendente della sede provinciale dell’Inps di Napoli è stato aggredito fisicamente da un utente che reclamava l’immediato pagamento degli assegni familiari erogati dall’istituto per conto del Comune di Napoli e come si è accertato poi il dipendente, vittima dell’aggressione, non aveva alcuna responsabilità in merito.

Paradossalmente molti cittadini, sostenendo in buona fede tale campagna contro i dipendenti pubblici, finiscono, inconsapevolmente, per allearsi con chi ha ben altri piani che risanare la pubblica amm.ne, ovvero con coloro che hanno interesse ad affossare il sistema pubblico per mettere tutto nelle mani del privato.

Sono sotto gli occhi di tutti gli esempi di una privatizzazione selvaggia tesa a tagliare posti di lavoro ricorrendo in maniera sempre più massiccia al ricatto del precariato o alle esternalizzazioni e fornendo di conseguenza un pessimo e costoso servizio all’utenza, che vengono spacciati per razionalizzazioni e miglioramenti.

È questo il futuro che desiderano i cittadini? Forse sarebbe utile una riflessione magari davanti a un buon caffè, naturalmente fuori dell’orario di servizio.

Paola Celletti
Federazione RdB CUB Viterbo

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