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Strage in Afghanistan - Sarebbe il caporalmaggiore Giandomenico Pistonami di Lubriano
Un viterbese fra le vittime di Kabul
Viterbo - 17 settembre 2009 - ore 14,30

Il caporalmaggiore Giandomenico Pistonami
Antonio Fortunato
David Ricchiuto
Matteo Mareddu
Roberto Valente
Massimiliano Randino
- Un viterbese tra le vittime di Kabul.

Sarebbe il caporalmaggiore Giandomenico Pistonami nato a Orvieto, ma fin dall'infanzia trasferitosi a Lubriano il viterbese ucciso nell'attentato kamikaze a Kabul di questa mattina.

Giandomenco era ripartito per la missione in Afghanistan solo da pochi giorni. Aveva avuto una licenza per stare accanto alla sua famiglia e alla sua ragazza, prima di riprendere il lavoro.

Nell'attacco sono morti altri cinque parà e quattro sono rimasti feriti.

Si tratta del caporal maggiore della Folgore Matteo Mureddu, 26 anni, di Solarussa, in forza al 186° Reggimento; del caporal maggiore Massimiliano Randino nato a Pagani (Salerno) nel 1977, in forza al 183° Reggimento; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus in Svizzera nel 1983, in forza al 186° Reggimento; del sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni di Napoli in forza al 187° Reggimento e del tenente Antonio Fortunato nato a Lagonegro (Potenza), nel 1974, in forza al 186° Reggimento.

Le vittime erano tutte a bordo di due blindati Lince, attaccati da un kamikaze alla guida di una Toyota bianca, che era imbottita di esplosivo mentre scortavano un veicolo verso il comando Isaf.

L'attentato è avvenuto alle 12,10 locali, le 9,40 in Italia. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha riferito al Senato che i militari coinvolti appartengono tutti al 186mo reggimento della Folgore di stanza a Kabul.

Il 186/mo reggimento paracadutisti Folgore, al quale appartengono le sei vittime dell'attentato di Kabul, in Afghanistan, costituisce una delle componenti di arma base della Brigata.

E' alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente. Il reggimento è di stanza a Siena. Nato nel 1941 a Tarquinia, il 186/esimo si ricostituisce ufficialmente il 16 settembre 1992 e fino al dicembre di quell'anno è stato impegnato nell'operazione Vespri siciliani, prima di essere trasferito in Somalia per partecipare alla missione Ibis.

Lo Stato Maggiore della Difesa ha messo a disposizione dei familiari dei militari italiani impegnati in Afghanistan un numero verde. Per avere ogni tipo di informazione il numero da comporre è 800228877.

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