Riceviamo e pubblichiamo - Gentile assessore Parroncini, preso atto dalla stampa della sua nomina in giunta regionale le auguro buon lavoro e per non perdere tempo mi soffermo subito su una questione inerente una delle importanti deleghe da lei ricevute: quella alle infrastrutture.
Come lei ben sa, con l’avallo della Regione Lazio, sta procedendo speditamente l’iter per la realizzazione della cosiddetta autostrada Tirrenica.
La realizzazione di quest’opera, come spiegato dal ministro Matteoli, inizierà entro fine anno procedendo allo smantellamento dell’attuale sede stradale della ss Aurelia, che verrà via via ridotta a una sola delle due carreggiate esistenti, divisa per ambo i sensi circolatori.
La bontà e la utilità di quest’opera al momento mi pare sia chiara solo in ragione degli interessi di chi la costruisce, mentre tra i cittadini perplessità e preoccupazione si fanno sempre più consistenti.
Dall’impatto ambientale, alla pletora di espropri necessari, alla tempistica prevista per il cantiere e relativi disagi, fino al tema del pedaggio, infatti ci si avvia a distruggere una strada che da duemila anni è gratuita per realizzarne un’altra che ne ricalca il percorso, però stavolta a pagamento…
Durissima a tal proposito la presa di posizione di Furio Colombo, ex direttore dell’Unità e parlamentare del suo stesso partito, il quale ha parlato senza mezzi termini di “inciucio” Pd-Pdl e di amministrazioni, riferendosi a Toscana e Lazio…
Se il costo dell’investimento a carico della società proponente ammonta a ben 3,8 miliardi di euro, ben si comprende che l’ammortamento di queste somme ricadrà sui milioni di utenti che saranno obbligati a pagare il pedaggio.
Va aggiunto poi che oltre ai 3,8 miliardi in questione, la società autostrada tirrenica, (come ogni impresa) persegue un utile, anche quello ovviamente da prelevarsi dalle tasche di cittadini e imprese, dunque cui prodest, assessore Parroncini?
Le comunico che Rifondazione Comunista ha chiesto un consiglio provinciale aperto, del quale lei è decisamente l’ospite d’onore, per capire le ragioni di un’opera apparentemente immotivata e vessatoria, e per apprendere la sua posizione a riguardo, ma anche del suo omologo assessore ai lavori pubblici.
Riccardo Foruna
Consigliere alla provincia di Viterbo
Partito di Rifondazione Comunista
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