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Carabinieri di Soriano - Uno dei malviventi che ricattava un commerciante per non rendere pubblici i video hard - Fotocronaca
Scappa sui tetti per non farsi arrestare
Viterbo - 15 settembre 2009 - ore 17,25

Gli arrestati
I documenti falsi degli arrestati
Il capitano Marco Ciervo
I cd dei filmati
Il capitano Ciervo e il maresciallo Paolo Lonero
Alcune immagini del materiale sequestrato
- Adescavano le loro vittime con una scusa. Presentavano loro una giovane ragazza disponibile. E li convincevano a trascorrere una notte con lei.

Le ignare vittime cadevano nella trappola allettati dalla bellezza della ragazza. Le menti della banda, due uomini di nazionalità romena tra i 26 e i 36 anni, filmavano di nascosto i rapporti sessuali.

Poi ricattavano le vittime chiedendo consistenti somme di denaro. Se non avessero pagato, avrebbero reso pubblici i video. Li avrebbero consegnati alle famiglie.

Nella notte tra venerdì e sabato i carabinieri della stazione di Soriano nel Cimino e il nucleo operativo della compagnia di Viterbo, coordinato dal capitano Marco Ciervo, hanno arrestato la banda di cittadini romeni con l'accusa di tentata estorsione e sfruttamento alla prostituzione.

Le indagini hanno portato all'identificazione delle tre persone, che poi sono state arrestate. Ma, secondo i carabinieri, la banda sarebbe composta anche da altri elementi. Per un totale di sei.

Gli arrestati, tutti cittadini romeni, sono due uomini, N.O.I di 26 anni e C.S.D di 36 anni, e C.L.M. una ragazza di 25 anni.

"L'operazione è scattata dopo la denuncia di un commerciante di Soriano - spiega il capitano Ciervo -, di circa 60 anni. L'uomo ha avuto un crollo psicologico, dopo la lunga serie di minacce che gli sono state fatte e che sono culminate con l'arrivo a casa del cd.

Nel dischetto era registrato il rapporto sessuale che l'uomo aveva avuto con la giovane prostituta di 18 anni, parte della banda. Probabilmente parente della donna arrestata.

L'arrivo del cd e la richiesta di 15 mila euro - continua Ciervo - hanno spinto l'uomo a rivolgersi ai carabinieri di Soriano".

"Durante le perquisizioni nelle case degli arrestati - dice il maresciallo Paolo Lonero - sono stati ritrovati i cd con il filmati incriminati. Ma non solo. Computer. Telefonini. Soldi in contanti. E poi carte di credito clonate e schede telefoniche francesi, olandesi e belghe. Non intestate o intestate a persone di fantasia.

Attraverso questo espediente – racconta Lonero – avevano la possibilità di mantenere i rapporti con i clienti senza essere intercettati. In tutto saranno state ritrovate una cinquantina di schede”.

Secondo i carabinieri sugli arrestati penderebbero anche gravi accuse precedenti ai fatti di queste ultime settimane, tra cui quella per sfruttamento alla prostituzione, falsificazione di documenti e tratta di schiavi.

La banda abitava a Viterbo e agiva in una casa del centro storico.

“Le indagini andavano avanti da un po' di tempo – aggiunge il capitano Ciervo – ma l'arresto si è reso necessario perché i tre erano pronti a espatriare in Romania”.

Ora dovranno rispondere dell'accusa di tentata estorsione e sfruttamento alla prostituzione. N.O.I si trova ora nel carcere di Viterbo, C.L.M. in quello di Civitavecchia e C.S.D in quello di Velletri.

“Il 36enne C.S.D. è quello che ci ha dato più problemi di tutti – conclude Lonero – perché una volta scattato il blitz è riuscito a scappare sui tetti delle case, vicino al luogo in cui li abbiamo intercettati. Ma alla fine lo abbiamo preso”.

Sono ancora in corso le indagini dei carabinieri, che stanno visionando i filmati per individuare le altre possibili vittime della banda.

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