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Viterbo - Il presidente della Provincia ricorda Ugo Lentini
"Una figura che ha lasciato il segno nella storia della città"
di Alessandro Mazzoli
Viterbo - 14 settembre 2009 - ore 12,15

Ugo Lentini
Alessandro Mazzoli, presidente della Provincia
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- E’ con profondo dispiacere che ho appreso della scomparsa di Ugo Lentini. Una figura, la sua, che ha lasciato il segno nella storia recente della città e delle maggiori istituzioni pubbliche (Comune e Provincia) dal punto di vista politico, sociale, culturale e, non ultimo d’importanza, umano.

Di origine siciliana, Lentini, laureato in giurisprudenza all’Università di Palermo, era arrivato a Viterbo, esattamente nel febbraio del 1943, ufficiale dei granatieri di Sardegna, assegnato al terzo reggimento di stanza nel capoluogo. Nel primo dopoguerra, all’indomani della riforma agraria del 1950, divenne funzionario dell’Ente Maremma, l’organismo a cui fu affidata la gestione degli espropri delle terre ai grandi latifondisti e la conseguente distribuzione ai contadini.

Nel capoluogo della Tuscia viterbese ha caratterizzato il suo credo e la sua passione politica, con un impegno costante nella vita pubblica. Storico esponente del Partito liberale italiano, è stato più volte consigliere comunale, quindi negli anni ’80 – riconoscimento della sua profonda cultura giuridica - presidente del Co.re.co (comitato di controllo sugli atti degli enti locali). Dal 1993, infine, era difensore civico della Provincia.

Ne ricordo, con ammirazione e affetto, il costante impegno teso a rendere i cittadini partecipi della vita delle amministrazioni pubbliche. Un impegno che ne ha fatto una delle personalità più autorevoli della vita pubblica di Viterbo.

Il suo mettere in pratica i valori professati lo si ritrova anche nell’essersi, fino all’ultimo, speso in qualità di difensore civico.

Ancora a metà agosto, pur essendo alla soglia dei 90 anni, lo si vedeva presente nel suo ufficio di Palazzo Gentili e pronto, con una lucidità ammirevole, ad accompagnare i cittadini che a lui si rivolgevano nella risoluzione delle diverse problematiche di volta in volta sollevate.

Un uomo colto che ha influenzato profondamente la vita politica e sociale del capoluogo. Un esempio di moralità, rettitudine e serietà per tutti coloro hanno avuto la fortuna di incontrarlo.

Con questo spirito lo ricorderemo. E con questo spirito esprimo le condoglianze mie e dell’intero consiglio provinciale al figlio Arturo e a tutti famigliari.

Alessandro Mazzoli
Presidente della Provincia di Viterbo

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