Alessandro Mazzoli, presidente della Provincia Copyright Tusciaweb

“Attribuisco al congresso del Pd – ha detto Mazzoli – una straordinaria importanza: è l’occasione per assumere decisioni che servono all’Italia per mettere in campo un’alternativa di governo. Lavoreremo, pertanto, con un grande spirito unitario perché dal 26 ottobre ci sarà un solo Pd, non due o tre. Mi impegnerò affinché a ogni livello ci diano gruppi dirigenti unitari ma anche per favorire una partecipazione alla vita del partito che sia quotidiana”.

“Oltre allo spirito unitario – ha aggiunto – è indispensabile, però, uno spirito di verità. La mozione Bersani per risolvere i problemi di un Pd che ha perso 4 milioni di voti, ritiene non siano sufficienti aggiustamenti nella continuità. Per questo credo che il nostro sia un congresso fondativo: abbiamo l’occasione di costruire materialmente il Pd e aprirne le sedi, favorendo così la partecipazione affinché le decisioni vengano discusse insieme, prima di essere prese”.

Rispondendo alle sollecitazioni della giornalista, Mazzoli ha quindi ribadito l’importanza di lavorare per la rielezione di Piero Marrazzo alla guida della Regione Lazio. “Il Pd e il centrosinistra – ha spiegato – sono al governo in Regione, nelle Province di Roma, Viterbo e Rieti, in tanti comuni del Lazio.

Il punto centrale è concepire lo sviluppo della regione nel suo insieme perché la crescita di Roma sarà tanto più forte quanto riguarderà l’intero Lazio. Marrazzo e il centrosinistra hanno impiantato un percorso in questa direzione, pur partendo da una situazione estremamente difficile”.

“Il congresso – ha concluso Mazzoli - serve anche ad aiutare a preparare l’appuntamento elettorale per ricandidare Marrazzo e dare al Pd e al centrosinistra la spinta che aiuti a vincere a marzo 2010. Un Pd forte serve per costruire un campo di alleanze. La maggioranza si costruisce e per costruirla occorre creare un’alleanza. Serve pertanto un Pd capace di guardare alla sua sinistra e alle forze moderate e di centro”.