Riceviamo e pubblichiamo - Un decreto del Presidente della Repubblica ha concluso definitivamente la vicenda giudiziaria che contrapponeva il Comune di Civitavecchia e il Circolo “Arci” di San Gordiano.
Il circolo, infatti, dopo essere stato soccombente sia nel giudizio innanzi al Tar sia nel successivo gravame presso il Consiglio di Stato, aveva presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per i fatti che riguardavano l’immobile gestito dallo stesso circolo presso il parco “Yuri Spigarelli” di San Gordiano.
La pronuncia, che è stata formulata sulla base del parere chiesto e fornito dal Consiglio di Stato, ha riconosciuto le ragioni del Comune di Civitavecchia. “Occorre premettere – si legge nel decreto presidenziale – che la deliberazione del 16 dicembre 2006, impugnata dall’Arci, consta di due provvedimenti distinti e cioè la revoca dell’atto di concessione del della struttura sita nel parco “Yuri Spigarelli” e il parallelo ordine di estromissione dalla struttura stessa del Circolo, diretto a consentire all’Ufficio tecnico comunale l’esecuzione degli interventi a salvaguardia della pubblica incolumità resosi necessario a seguito di sopraggiunti danni all’immobile.
Ne consegue che l’interesse a contestare la sussistenza dello stato di pericolo può considerarsi radicato in capo al ricorrente solo se in quanto sia riconosciuto illegittimo l’atto di revoca della concessione”.
Per questo motivo, secondo il tribunale amministrativo: “va detto che, per quel che concerne la revoca dell’atto di concessione, il provvedimento impugnato appare immune da vizi di legittimità. Si respinge, quindi, il ricorso presentato dal circolo”.
Ma il decreto analizza, nello specifico anche il rapporto che era sussistente tra l’Arci e la cooperativa “Civitabella”, sub concessionaria dell’immobile sito nel parco Spigarelli.
“E’ fuori discussione – si legge nel decreto – che la concessionaria (Arci) ha provveduto, senza autorizzazione del Comune concedente a dare in uso gratuito irrevocabile ed illimitato parte dei locali da lei detenuti alla società cooperativa Civitabella, al fine di consentire a questa l’espletamento del servizio di ristorazione e bar, ovverosia di una attività commerciale.
E che la traslazione dei locali in oggetto avesse necessità della previa autorizzazione del Comune è riconosciuto dalla stessa Arci, la quale affermava di aver chiesto (peraltro in via di ratifica) detta autorizzazione, ma di non averla ottenuta, ammettendo, in tal modo, di aver agito senza titolo legittimante.
Un comportamento siffatto – spiega l’atto – costituisce ragione sufficiente per fondare l’esercizio della potestà di revoca da parte dell’Autorità amministrativa, a nulla rilevando l’attività sociale asseritamene svolta dal sub concessionario (Cooperativa Civitabella). Alla luce di tutto ciò – conclude il decreto – il ricorso deve essere respinto”.
Alle due sentenze sui procedimenti riguardanti la società Team Service e Arci sono seguite le dichiarazioni soddisfatte del Sindaco Giovanni Moscherini: “Sono felice per questi ennesimi riconoscimenti della correttezza amministrativa della Giunta Moscherini, in particolare per la vicenda che riguarda il Parco Spigarelli.
L’unico risultato che i ricorsi a ripetizione di Sanzolini hanno sortito è quello di aver costretto l’amministrazione comunale a non procedere con l’appalto per il restauro dell’edificio, protraendo così quello stato di degrado giustamente lamentato dai cittadini e sottraendo un bene che, opportunamente riqualificato, sarà un punto di aggregazione sociale importante per il quartiere e la città.
Fortunatamente, terminati tutti i gradi di giudizio a disposizione, presto potremo avviare anche questa realizzazione. In senso più generale, mi sento di far rilevare quanto segue: dalla Variante Termale agli appartamenti per l’emergenza abitativa, dal Parco di San Gordiano ai servizi comunali, il partito del no così variamente colorato sta inanellando una serie di sconfitte che è sotto gli occhi di tutti.
Questa sindrome da costante mobilitazione non fa altro che alzare polveroni che vengono spazzati via per finire immancabilmente nel dimenticatoio. Ciò dovrebbe consigliare i seguaci del partito del no a smetterla una volta per tutte di utilizzare i ricorsi alla magistratura per ottenere ciò che non ottengono con la politica, perché non riescono a convincere i cittadini delle loro ragioni”.
Comune di Civitavecchia
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