:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa  Tutto vacanze Tutto automobili  Tutto viaggi


Viterbo - Ieri sera il maestro ha presentato a pratogiardino Lucio Battisti il Pianoforte d'oro - Fotocronaca
Quando la musica non è fatta solo di parole
di Paola Pierdomenico
Viterbo - 11 settembre 2009 - ore 17,00

Mogol sul palco del Pianoforte d'oro
I viterbesi Matteo Biscetti e Giovanni Liguori durante l'esibizione
L'assessore Fabrzio Purchiaroni ha introdotto la serata
Salvatore Muffale
Giuseppe Barbera
- “La musica non è fatta solo di parole”.

Così ieri Giulio Rapetti in arte Mogol ha inaugurato la serata dedicata alla manifestazione il Pianoforte d'oro, inserita nel vasto cartellone del Settembre viterbese.

Detto da Mogol, che è stato il paroliere di Lucio Battisti la frase risulta quasi un paradosso. Lui che con i suoi testi ha fatto la storia della musica. E con le sue parole, cantate dall'indimenticabile voce di Lucio, ha fatto sognare ed emozionare intere generazioni. E lo fa ancora oggi.

“Il sindaco Giulio Marini – ha esordito Mogol sul palco della manifestazione – mi ha detto di organizzare un evento musicale per la città. Ho pensato subito a un'iniziativa che potesse dare libero sfogo alla creatività.

Il concorso mi è sembrato l'idea più azzeccata”.

Sul palco, ieri, giovani promesse della musica. E band più collaudate. Ad aprire la serata l'esibizione al piano di Matteo Biscetti e Giovanni Liguori. Due giovani artisti viterbesi di talento.

Matteo è laureato al conservatorio con il massimo dei voti. Insieme hanno dato vita a un'esibizione particolarmente intensa che ha tenuto alta l'attenzione del pubblico presente.

A introdurli un presentatore d'eccezione. L'assessore alla cultura Fabrizio Purchiaroni, che ha dato il via alle danze per poi lasciare la scena a Mogol che ha introdotto tutte le esibizioni.

“Mi lega a Viterbo una grande amicizia con il sindaco – ha detto una volta sul palco Mogol -. E non solo. Anche con il rettore dell'università della Tuscia Marco Mancini e il direttore amministrativo Giovanni Cucullo ho una forte amicizia”.

Dopo l'esibizione dei due artisti viterbesi è stata la volta di altri musicisti. Anche loro pianisti. Salvatore Muffale e Giuseppe Barbera.

Barbera è ritornato subito sul palco insieme agli Lmc, i Libera musica da concerto, quartetto di insegnanti del Cet, l'università della musica diretta da Mogol.

Un gruppo travolgente che si è esibito con un repertorio musicale davvero variegato. E soprattutto contaminato.

I quattro hanno suonato brani famosi. Dialettali. Riarrangiati in chiave jazz, pop. La caratteristica della band è infatti quella di accostare generi e artisti diversi.

Non è stato strano quindi ascoltare la marcia di Radetzky  inframezzata con il brano di Born to be alive dei Bee Gees.

E ancora Battisti accompagnato dal sottofondo musicale delle canzoni di Michael Jackson

Hanno chiuso la serata gli Audio 2, gruppo musicale composto da Giovanni Donizelli e Vincenzo Lemporro. Il duo si è esibito portando sul palco i brani del loro ultimo Cd MogolAudio 2.

“Stasera non è che un assaggio – ha detto Mogol - di quello che verrà fatto l'anno prossimo. E cioè un concorso in cui si sfideranno nove pianisti a livello europeo con esibizioni di cinque o sei minuti.

Gli artisti – ha spiegato il maestro Rapetti – saranno valutati da una giuria tecnica e da una popolare. Un giudizio assoluto sotto tutti i punti di vista. Immagino per l'occasione una scenografia particolare.

Magari un cubo dorato con dentro un pianoforte bianco. Staremo a vedere. Tutto sarà svelato nel 2010”.

“Sono contento – ha confessato Mogol a conclusione della serata – di essere riuscito ad avvicinare le giovani promesse con i grandi artisti della musica. Questo deve servire da stimolo per i ragazzi a proseguire la carriera musicale”.

La serata di presentazione si è svolta al parco di Pratogiardino.

O meglio il parco che da qualche anno è stato dedicato, su iniziativa del direttore di Tusciaweb, al cantautore Lucio Battisti. Mogol aveva già visitato il parco.

E aveva confessato la sua commozione nel passeggiare tra i viali che portano il nome dei brani più belli del repertorio di Battisti. Da Giardini di marzo a Pensieri e parole. Da La collina dei ciliegi passando per Fiori rosa fiori di pesco.

Per il maestro Mogol quella di ieri è stata una sorta di inaugurazione del parco. “Ho già visitato i viali – dice Rapetti – e ne sono rimasto molto colpito. E' un gradito riconoscimento per il lavoro che io e Lucio abbiamo svolto per quindici indimenticabili anni”.

Copyright 2009 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564