Riceviamo e pubblichiamo - Un buon patto deve trovare la sua puntuale applicazione, per questo la Cisl, unitamente alle categorie Fp Cisl ( funzione pubblica) e Fnp Cisl (pensionati) di Viterbo chiede alla Regione Lazio, la convocazione di un tavolo provinciale su sanità e politiche sociali come previsto dall’accordo del 24 settembre 2008 dove la Regione si impegnava a contestualizzare la trasformazione degli ospedali della nostra Provincia.
Questo per evitare di trovarci un piano regionale di riordino della rete ospedaliera che passi sopra le teste dei cittadini e degli amministratori locali (vedi il piano Morlacco momentaneamente sospeso) che continui a penalizzare oltremodo la sanità del nostro territorio.
La Cisl chiede che il nuovo piano sanitario venga stilato tenendo conto, per la nostra Provincia dei criteri
Minimi del 3% 1000 posti letto per mille abitanti e non del 2’2 in modo da recuperare 240 posti letto che spariscono nel giochetto delle percentuali. Mancano alle Rsa circa 97 posti letto, mancano 3 alla lungo degenza, 21 ne mancano alla riabilitazione solamente l’hospice e in positivo con più 18 posti letto.
Questi dati sono emersi analizzando il vecchio piano di riordino con la popolazione attualmente residente .
Il nuovo piano, deve Tener conto della continua mobilità passiva verso altre regioni (oltre 37.000.000 di euro di spesa ) con la costituzione di poli di eccellenza nei nostri ospedali e non accentrare tutte le specialistiche su Roma.
Va riordinata la diagnostica omogeneizzando e facilitando gli accessi alle prestazioni, anche con la collaborazione di soggetti accreditati.
Va abolito il balzello del ticket per i pazienti affetti da patologie oncologiche .
Considerando che nella nostra Regione ogni anno 26 mila cittadini vengono colpiti da patologie tumorali si comprende facilmente l’importanza sociale di tale provvedimento.
Un capitolo a parte per le liste di attesa.
E’ necessario che vengano individuate dalla Asl le prestazioni che presentano le maggiori criticità e garantirne l’esecutività nei tempi previsti dall’accordo Stato Regioni che oggi viene puntualmente disatteso.
Si ricorda che, le liste di attesa sono una delle cause che costringono i cittadini del viterbese a recarsi fuori Regione per curarsi.
Una diagnosi veloce spesso salva la vita.
Ci auguriamo che queste nostre proposte , possano essere spunto per chi politicamente deve riorganizzare la sanità nelle nostra Regione .
Siamo comunque sicuri che il riordino della rete ospedaliera vada fatto contestualmente all’approvazione del piano sanitario Regionale.
FNP CSIL CISL FP CISL
Angelo Capone Fortunato Mannino Mario Malerba
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