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Mazzoli candidato alla segreteria regionale inaugura la sede al corso |
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- Mazzoli candidato alla segreteria regionale Pd è un'occasione. Che il partito, o almeno una parte, non ha saputo cogliere.
Il presidente della Provincia e rivale di Morassut alla carica di segretario regionale inaugura la sede del comitato in corso Italia e ne approfitta per fare il punto della situazione.
“Il fatto che un viterbese – osserva Mazzoli – sia candidato a ricoprire questo incarico, andava colta come un'opportunità e non come un'occasione per intensificazione delle polemiche e dei conflitti interni”.
L'unica concessione che Mazzoli si concede ai rapporti con l'altra parte democratica. Il resto del suo discorso lo dedica a spiegare il progetto del partito che vorrebbe.
Innanzitutto una formazione capace d'essere un'alternativa credibile al centro destra. Un partito aperto e non un partito contenitore.
“Non penso – spiega che la sola occasione per far partecipare la gente sia rappresentata dalle primarie. Organizzare il Pd, radicarlo, significa favorire la massima partecipazione. Permanente. I nostri militanti devono sapere che possono partecipare, prima si discute e poi si decide. E non che prima si decide, poi si discute”.
Quindi uno sguardo al territorio. “La strategia – anticipa – è ridurre il divario con le province. Io sono presidente della Provincia, sono stato segretario dei Ds, ho fatto le mie esperienze qui e non da solo. Le esperienze non si dimenticano”.
Come non si dimentica che a marzo si vota per rinnovare Provincia e Regione. “E' il primo impegno – sottolinea Mazzoli – l'attenzione che la Regione ha dato al territorio è sotto gli occhi di tutti, a partire dall'aeroporto, scelta presa da Marrazzo”.
Responsabile del comitato per Mazzoli a Viterbo è Federico Mancinelli. “Ho accettato – spiega – perché la proposta programmatica Bersani – Mazzoli è quella che può fare il bene del partito”.
Intanto, lunedì 14 alle 20.30, cena con Rosy Bindi. La campagna elettorale continua.
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