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Bolsena - Si Radames Petti critica il no del comune al piano di gestione del lago
"Non buttiamo croci inutili contro la Provincia"
Viterbo - 11 settembre 2009 - ore 14,00


Riceviamo e pubblichiamo - Nel consiglio comunale di giovedì scorso è stato approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno che invita il presidente Mazzoli a soprassedere dall’adozione del Piano di gestione, contestando il metodo usato e il merito stesso.

A nostro avviso c’è stata un po’ di confusione sulla vicenda, causata anche dalla disinformazione e da chi ci ha speculato sopra. Abbiamo così sentito parlare di parco, di divieti di caccia, di un imminente sciagura che si sarebbe abbattuta sulle comunità direttamente interessate e chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo però anche sentito parlare di un piano di gestione costosissimo e inutile perché non dice niente di nuovo rispetto alla già vigente legislazione sul lago di Bolsena.

Ora, delle due l’una: o il piano di gestione avrebbe rappresentato un serio pericolo per le attività economiche, agricole, della caccia e della pesca, o non dice niente di nuovo. Ma in questo caso perché scaldarsi tanto?

Anche riguardo al metodo, ci si è scagliati con veemenza contro l’assessore Piazzai, reo, secondo l’amministrazione comunale, di aver agito in maniera autoritaria senza confrontarsi minimamente con le comunità locali.

A noi risulta invece che lo stesso assessore Piazzai abbia più volte invitato tutti i Comuni a partecipare a incontri e riunioni sul tema, riunioni che al contrario sono state spesso disertate dagli amministratori.

Non solo. Va dato atto all’assessore Piazzai di aver mostrato massima sensibilità e correttezza nel presentare il piano alle amministrazioni locali più di due mesi fa (e non 15 giorni fa, come è stato erroneamente detto durante il Consiglio), ancora prima di adottarlo istituzionalmente con un atto di giunta, proprio per recepire dai Comuni le opportune osservazioni e modifiche ed arrivare ad una condivisione dello stesso.

Crediamo quindi che ci sia stata, da parte dell’assessore Piazzai, la ricerca del massimo ascolto delle esigente delle comunità locali, altro che atteggiamento dispotico.

Certo, poi, non si può non essere d’accordo con il vicesindaco Equitani quando parla dell’anello circumlacuale del Cobalb come di un’opera ormai obsoleta che rappresenta una priorità nella salvaguardia dell’ambiente lago di Bolsena.

Abbiamo assistito tutti alle varie fuoriuscite di liquami durante l’estate, sappiamo che il sistema sta lavorando ormai al limite delle proprie possibilità e concordiamo con Equitani quando parla di priorità assoluta. Ma non è che approvando il Piano di Gestione si escluda automaticamente la possibilità (e la necessità) di mettere mano al Cobalb.

In sostanza, visto che stiamo parlando comunque di salvaguardia dell’ambiente, sarebbe opportuno che tutti si togliessero la “maglietta” di appartenenza politica. La necessità di preservare quanto abbiamo ricevuto in eredità e di lasciarlo il più integro possibile alle generazioni future non è appannaggio solo di una parte, ma siamo convinti stia a cuore a tutte le persone di buon senso, siano esse di destra o di sinistra. E’ per questo che abbiamo apprezzato, nell’intervento di Equitani, l’esigenza di una trasversalità quando si parla di temi così importanti.

Quindi, per favore, evitiamo di gettare croci addosso a chi, bene o male, si assume l’onere di fare qualcosa ed evitiamo di strumentalizzarne l’operato solo perché si è vicini, molto vicini ad una importante tornata elettorale.

Radames Petti
PdCI Bolsena

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