Riceviamo e pubblichiamo - Qualche dubbio, a nome di La Destra su S.A.Vit.
Non ci è ben chiara l’utilità di S.A.Vit.
L’articolo 2484 c.c. rubricato Cause di scioglimento dispone specificatamente che le società per azioni (come la S.A.VIT.) si sciolgono “… per il conseguimento dell’oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo…”.
L’oggetto sociale della Società aeroporto di Viterbo consiste, nello sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture per l’esercizio dell’attività aeroportuale; in una parola la concessione della gestione aeroportuale dell’aerostazione nascitura di Viterbo.
Secondo il codice della navigazione, la concessione aeroportuale di spettanza dell’ente nazionale (ENAC) può essere affidata per un massimo di quarant’anni a società con determinati requisiti (che non risultano in possesso della S.A.VIT.) attraverso la procedura di gara ad evidenza pubblica secondo al normativa comunitaria.
Oltretutto, nel caso specifico di Viterbo, il sito è individuato come traslativo della concessione di Ciampino già assegnata alla società (questa si in possesso dei requisiti) Aeroporti di Roma S.p.a.
Quindi fin dal 2005 e comunque nello specifico da più di un anno dall’individuazione di Viterbo come scalo sostitutivo di Ciampino, la società S.A.VIT. S.P.A. ricade nell’articolo sopra citato 2484 c.c. per sopravvenuta impossibilità di conseguire l’oggetto sociale.
Il Codici Civile, in tal caso, prevede che, “salvo che l’assemblea, all’uopo convocata senza indugio” (dall’organo amministrativo o in mancanza dal Collegio Sindacale), “non deliberi le opportune modifiche statutarie” (variazione dell’oggetto sociale destinando la società non più alla gestione aeroportuale), gli amministratori o in mancanza il collegio sindacale devono dichiarare la causa di scioglimento iscrivendo la relativa delibera presso l’ufficio del registro delle imprese tenuto dalla Camera di Commercio di Viterbo.
La cosa ulteriormente singolare è che tale grave mancanza degli amministratori e dei sindaci appare niente al pensiero che la società in questione ha tre soci il Comune, la Provincia e proprio la Camera di Commercio di Viterbo che tenutaria del sopra menzionato registro non poteva non sapere che una società da essa partecipata si trovava in un evidente stato di scioglimento mai pubblicizzato nel registro delle imprese come prescrive la norma.
Infatti la Camera di Commercio in qualità di tenutaria del Registro delle Imprese, se pur vincolata al solo controllo formale e di legittimità delle annotazioni ivi iscritte, deve superare tale limite nel caso in cui è in gioco la certezza (intesa come esistenza di fatti a cui per vari motivi è venuta a conoscenza) degli atti o fatti ivi registrati sulla cui certezza i terzi devono poter fare affidamento.
La Camera di Commercio in qualità di socio fondatore della S.A.VIT. S.P.A. non poteva non conoscere l’oggetto sociale della società stessa né non sapere le vicende aeroportuali note a tutti dato il proliferare di tale tema sulla stampa e negli incontri pubblici susseguitisi a centinai negli ultimi anni.
Ci poniamo allora alcune domande:
Perché la S.A.Vit. non è stata dimessa?
Esattamente a cosa serve la S.A.Vit.?
Quanto costa la S.A.Vit. ai cittadini Viterbesi?
Perché la richiesta di curriculum per la nomina del rappresentante del comune di Viterbo nel c.d.a. di S.A.Vit. è stata indetta a cavallo delle ferie di agosto (2009)?
L’incarico sarà affidato ad un Viterbese o ai soliti “amici” provenienti dalle sponde Romane del Tevere?
Pierpaolo Pasqua La Destra Viterbo
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