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Lettere - Scrive Giancarlo Bruti
Si ricorda S. Rosa … si ricorda…
Viterbo - 10 settembre 2009 - ore 0,30

La minimacchina del centro
Riceviamo e pubblichiamo - In risposta a quanto reclamato dal signor Giulio Giampietro a proposito dell’evento del 43° trasporto della Minimacchina di S. Rosa, avvenuto nelle vie del centro storico il 1° settembre si risponde ora, dopo aver completato gli impegni che ci hanno assorbito in questi giorni.

L‘appunto è stato per la manchevolezza che lo speaker, presente in Piazza Dante che ha accompagnato la partenza e l’arrivo della minimacchina non abbia mai ricordato il nome di S. Rosa.

Lo speaker sono io e rappresento oltre ad altre funzioni la memoria storica dell’evento essendo stato partecipe alla manifestazione da più di 40 anni e posso quindi affermare che il Comitato Centro Storico ha come scopo sociale l’intento di realizzare nei giovani la coltivazione delle tradizioni viterbesi in cui si conosca, si apprezzi e soprattutto si ami l’essenza del messaggio in Terra della Figura della santa giovinetta.

E il nome e la realtà terrena di Rosa si ricorda continuamente sia nella manifestazione che nel corso dei preparativi e allenamenti dei minifacchini nei giorni che precedono e seguono il trasporto.

Infatti se si legge il programma pubblicato nell’annuario della minimacchina del comitato Centro Storico, in distribuzione gratuita dal mese di agosto e giunto quest’anno alla 18esima edizione, si evidenziano alcuni appuntamenti.

Il 31 agosto nell’incontro dei minifacchini (parola inventata a Piazza Dante nel 1968 e pubblicata per la prima volta nella cronaca locale del quotidiano Il Tempo il 2 settembre dalla giornalista Tina Biaggi) nel richiastro della Chiesa di S. Maria in Poggio (meglio conosciuta come Crocetta) si ricorda che quello dove hanno fatto le prove fino a quel momento è il campo dove fu seppellita la santa nella nuda terra, dal marzo del 1251 fino all’autunno del 1252.

Poi fu esumata a furor di popolo per la notorietà che essa aveva assunto presso la popolazione e tumulata all’interno della chiesa dove una lapide ricorda l’evento. Gli storici esprimono la meraviglia del miracoloso ritrovamento del corpo incorrotto con le rose attorno ancora fresche ed odorose, Quindi è motivo di orgoglio e responsabilità stare in quel luogo.

Ancora nello stesso giorno del 1° settembre, data fissa di ogni anno del trasporto della minimacchina, lo speaker ha ricordato ai presenti, chi c’era lo può confermare, che il motivo della presenza e percorso della minimacchina nel “rione” S. Giovanni è dato dal voler ripercorrere il cammino quotidiano di Rosa che dalla sua abitazione andava a dare soccorso e conforto agli ammalati e pellegrini presso l’ospizio di S. Simone (sito nell’attuale Largo Vittoria Colonna) in esempio e continuazione di quello che la storia leggendaria narra di come S. Francesco o almeno alcuni suoi confratelli abbiano fatto.

Il 2 settembre alle ore 21,30 a Piazza S. Lorenzo si svolge La Contesa, rievocazione storica dell’assedio alla città di Viterbo al tempo di S. Rosa, terminato il 10 novembre del 1243. E’ una rappresentazione teatrale dove si evidenzia di come appaia una luce (la santa giovinetta), il clamore delle spade si interrompe e lei emerge; le note di una canzone accompagnano il canto di Rosa è qui.

Si prosegue sempre nel canto in cui il messaggio finale è rappresentato dai minifacchini che sono l’esempio e la continuazione nel mondo attuale del messaggio di pace e di amore di Rosa. L’inno dei minifacchini, Rosa Vive con noi, è la sintesi finale dello spettacolo, preceduto dalla canzone Da quassù, in cui si sente parlare una voce dall’alto: è lei che ci chiama.

Il giorno 3 settembre, in piazza S, Sisto prima della Partenza della macchina di S. Rosa, dalle 20 alle 20,15 abbiamo realizzato Aspettando Rosa, canzoni sotto la macchina, Musical in aperitivo, mandato in onda in diretta televisiva, dove ri ripetuto quanto detto in ultimo. Qui gli spettatori sono stati diverse migliaia, presenti in luoghi diversi dalle vie del percorso.

Infine l’ultimo in ordine tempo è stato l’appuntamento del 4 settembre al santuario di S. Rosa, alle ore 17,15, per la celebrazione eucaristica per tutti i minifacchini della città, celebrata da don Alfredo Cento, assistente spirituale del Sodalizio dei facchini. Egli ha voluto ringraziare i minifacchini e ricordare loro la grande responsabilità di essere portatori del massaggio cristiano di Rosa.
Quindi si ricorda S. rosa… si ricorda

Giancarlo Bruti
Segretario del Comitato Centro Storico e referente storico dei gruppi folckloristici

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