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Stati Uniti - La sfida del presidente degli Usa che ha chiesto al Congresso di approvare il suo piano
Assistenza sanitaria per tutti gli americani
Viterbo - 10 settembre 2009 - ore 11,45

Barak Obama
- "Siamo l'unica democrazia al mondo che non garantisce la copertura medica universale ai suoi cittadini", ha detto il presidente nel suo intervento al Congresso americano.

"Se non si agisce subito - ha aggiunto Obama - molti americani potrebbero pagare con la vita.

"La riforma proposta dalla Casa Bianca costa meno di quanto abbiamo speso per le guerre in Iraq e in Afghanistan" ha riferito al Congresso il presidente, quantificando i costi della riforma in circa 900 miliardi di dollari in 10 anni.

Obama ha ricordato che anche gli sgravi fiscali offerti ai più ricchi dal suo predecessore George W. Bush e approvati dal Congresso all'inizio della legislatura in questione sono costati molto di più.

"Il motivo per cui ho trovato un debito da miliardi di dollari entrando alla Casa Bianca - ha sottolineato Obama - è che troppe delle iniziative prese nell’ultimo decennio non avevano copertura finanziaria e io non farò lo stesso errore per il sistema sanitario".

Per Obama "è ora di mettere da parte i litigi" e mettere in campo azioni rapide per riformare la sanità, creando un sistema che migliorerà la stabilità di coloro che sono già assicurati e allargherà le opzioni per quelli che oggi non possono contare su una copertura sanitaria.

"Non perderò tempo con coloro che sono giunti alla conclusione che è meglio cancellare questo piano che tentare di migliorarlo", ha datto rivolgendosi verso chi ha criticato il suo piano sanitario.

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