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Viterbo - Il consigliere Mezzetti appoggia l'appello di Oreste Massolo
La sicurezza, un falso problema
Viterbo - 10 settembre 2009 - ore 10,35

Riceviamo e pubblichiamo
Enrico Mezzetti
- Non riesco davvero a credere che il problema principale che oggi i viterbesi si trovano davanti sia quello della sicurezza.

A tal punto che vadano convocati “tavoli” sulla organizzazione delle ronde.

Uno slogan a mio parere efficace per descrivere la vera esigenza che abbiamo oggi di fronte è quello che invoca “cultura, non paura”.

Perché la paura serve a instillare tra i cittadini un senso di angoscia che porta a identificare un qualche presunto nemico, un predatore pronto a violare la tua incolumità o quella dei tuoi cari, a violare il tuo territorio, a spogliarti dei tuoi beni.

E magari, invece, si evita di accendere il faro sui milioni di euro certamente spariti per una cattiva gestione amministrativa.

L’immigrato, il disperato che fugge dalla guerra e dalla fame, l’ultimo tra gli ultimi sarà sempre quello che più facilmente può pagare il prezzo di tutte queste paure.

Così rimandiamo nelle carceri libiche le donne e gli uomini che fuggono dall’inferno del Corno d’Africa, respingendoli in mare, mentre 10 volte tanti entrano regolarmente con visto turistico dagli aeroporti per diventare poi “sans papier”.

E’ questo intento propagandistico che trovo cinico, e insopportabilmente disumano.

E’ questa volontà di produrre spot pubblicitari sulla pelle delle persone che giudico inutile e diseducativa. In questo senso il “pacchetto sicurezza” rappresenta una risposta ferocemente propagandistica e del tutto inadeguata alla realtà dei problemi che abbiamo di fronte.

Per questi motivi appoggio l’appello di Oreste Massolo per una mobilitazione che coinvolga cittadini, credenti e non credenti, nell’affermazione di una cultura del rispetto dei diritti e della dignità umana.

Da subito sostengo quindi l’iniziativa dell’Arci e della rete “Io accolgo”, che produrrà a Viterbo iniziative di confronto e di riflessione, anche attraverso momenti come lo spettacolo di Ascanio Celestini, nei giorni dal 21 al 25 settembre.

La mobilitazione civile per ascoltare, dialogare, accogliere è sicuramente più efficace per dare sicurezza che cento ronde in giro per le strade.

Enrico Mezzetti

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