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Viterbo - Lo annuncia la guida ambientale Pietro Labate
Avvistati nella Tuscia esemplari del mitico Ibis
Viterbo - 6 maggio 2009 - ore 3,00

Un "ibis etrusco"
Pietro Labate
Riceviamo e pubblichiamo - Avvistati "Ibis etruschi".
Da alcuni giorni stazionano a Viterbo alcuni rarissimi uccelli, sono gli Ibis eremita (Geronticus eremita).

Pietro Labate ex guardia oasi del wwf, durante un’escursione nelle campagne Viterbesi ha scoperto questa importante presenza.

“Adesso faccio la guida ambientale escursionistica con una associazione di promozione sociale chiamata Thesan, siamo un gruppo di naturalisti che svolgiamo l’attività di tutela e divulgazione ambientale nella Tuscia, mentre mi recavo al lavoro ho visto presso alcuni prati umidi, proprio a ridosso della città dei Papi, due uccelli a me molto noti”.

Gli Ibis sono giunti in Italia 5 anni fa a seguito di un progetto di reintroduzione in natura da parte di un gruppo austriaco chiamato Waldrappteam che li ha condotti in Maremma in volo con deltaplani.

Dopo un periodo di acclimatamento, alcuni esemplari sono tornati in primavera in Austria per riprodursi, e sono rientrati poi in Maremma per svernare.

“Gli esemplari che ho avvistato sono due giovani di circa due anni - continua Labate - che probabilmente stanno cercando altri areali da colonizzare.”

Gli Ibis si sono estinti in Europa da alcuni secoli, e sopravvivono numerosi solo nei vari zoo, il fatto che abbiano iniziato a ripopolare le terre che li vedevano presenti fino al 1700 fa ben sperare sulla loro ripresa numerica.

Esistono solo due piccole popolazione in libertà in Marocco ed in Siria, il gruppo Maremmano, ora Tusciano, potrebbe essere il prologo per rivedere le grandi sagome di questi innocui e bellissimi uccelli andare a caccia di rane, topi, insetti vari nei campi della Tuscia.

Questo è un ulteriore motivo per cercare di tutelare le zone a ridosso della città come viene fatto nelle vicine Orvieto o Pitigliano, creando una serie di percorsi turistici e naturalistici nella città di Viterbo, aprendo cosi finalmente la strada ad una effettiva tutela delle ricchezze storiche ed ambientali di cui la città è ancora ricca".

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