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Viterbo - Lettere al direttore - Scrive Antonello Proietti: "Niente parcheggi"
"Anche andare al circo è a rischio"
Viterbo - 5 maggio 2009 - ore 1,00

Le immagini del caos
Riceviamo e pubblichiamo - Caro direttore, domenica pomeriggio mi sono recato con la mia famiglia (2 adulti + 2 bambini) a vedere lo splendido spettacolo circense di Moira Orfei, già visto circa tre anni fa e cioè l’ultima volta che aveva fatto tappa a Viterbo.

Al di là dell’eterno quesito di quanto sia etico il circo, per via della riduzione in cattività di bestie feroci eccetera, per molti, e non per tutti, è un’attrazione che si vive in allegria.

Un vecchio detto dice: il buon giorno si vede dal mattino. Vero, anzi verissimo.

Come lei ben sa, a Viterbo dovrebbe sorgere il terzo scalo aereoportuale del Lazio, dopo i due di Roma e la scena che quelli come me sono stati costretti a subire ieri, appartiene a quei paesi che gli aereoporti ce l’hanno si, ma in terra battuta o poco più.

Genitori con figli più o meno grandi, ma comunque come quasi tutti i bambini imprevedibili ed euforici di assistere o aver assistito a uno spettacolo circense, a rischio investimento sulla statale Cassia, perché dove si dovrebbe concentrare l’area per scopi sociali, non ci sono parcheggi.

Inoltre, cosa rara a Viterbo, non c’era neanche un vigile urbano o ausiliare del traffico che, giustamente abbondano davanti alle scuole, almeno nel plesso scolastico della Pila che è quello che conosco.

Allora le domande sorgono spontanee.

Io però vorrei dire, più che domandare a chi è democraticamente eletto e ricopre incarichi di responsabilità nei confronti della comunità che rappresenta, con un’intercalare romano che ho appreso durante la mia ventennale presenza nella città più bella del mondo: ma pensate seriamente che i cittadini del XXI secolo abbiano ancora l’anello al naso?

Per quanto conosco le persone di molte regioni italiane, soprattutto Veneto e Lombardia dove spesso lavoro con un’azienda targata Viterbo, credo proprio di no.

Antonello Proietti

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