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Riceviamo e pubblichiamo - Ho molto apprezzato l'articolo sulla stazione di Orte, perché viene in concomitanza con l'esperienza che vi racconto.
Sabato mattina 2 maggio dovevo andare a Roma, ma, arrivata alla stazione di porta Fiorentina trovo sia la biglietteria chiusa che quella automatica fuori servizio (!).
Non volendo partire senza biglietto ho chiesto ad un signore con giacca Fs (rivelatosi poi il macchinista del treno che avrei preso) come dovessi fare per ottemperare al mio dovere di utente di Trenitalia. Risposta: non lo so, io non sono di qua, mi ci hanno mandato...
Vedo il bar aperto e chiedo se per caso vendessero lì i biglietti.
Il barista mi indirizza all'edicola che sta in fondo al viale all'angolo. Lì finalmente compro il biglietto (un po' più di 10 minunti tra andata e ritorno, ma se uno arrivava con poco margine di tempo o con un bagaglio pesante?) e, per precauzione, anche quello del ritorno.
L'edicolante mi dice che quella stessa mattina aveva aperto un po' più tardi, alle 8.00 (meno male!), dato che non c'erano quotidiani in vendita, beccandosi però gli improperi di altri utenti che non avevano trovato dove fare altrove il biglietto... (ma che sono la biglietteria io?).
Beh, se i turisti che verranno con il prossimo (?) aeroporto dovranno fare quest'altra corsa ad ostacoli, la vedo maluccio...
Cordialmente
Ildi Erdosi
Ps: per inciso, anche il bagno della stazione (a pagamento e automatico) era fuoriuso.